Estratto dell’articolo di R.E. per “la Stampa”
Nuova puntata del lunghissimo braccio di ferro fra la Commissione europea e i tedeschi di Lufthansa per il controllo di Ita. Nonostante sia passato ormai un anno dalle nozze annunciate, ieri la compagnia tedesca ha dovuto presentare una nuova lista di impegni alla direzione Concorrenza guidata dalla danese Margarethe Vestager: i «rimedi» presentati l'8 gennaio non sono stati sufficienti.
Quali siano nello specifico i punti sui quali Lufthansa è disponibile a cedere sono al momento top secret. Ieri la Commissione si è limitata a dire che le parti hanno presentato «impegni volti a risolvere i problemi preliminari di concorrenza».
L'Antitrust comunitario chiede correzioni su ventisei tratte a breve raggio - soprattutto tra l'Italia e l'Europa centrale - e tredici intercontinentali operate direttamente o indirettamente da Ita e Lufthansa. Secondo gli uffici di Vestager, una volta completata la fusione, senza prescrizioni le due compagnie avrebbero una posizione dominante sulle rotte verso il Nordamerica.
C'è poi da risolvere il problema dell'aeroporto milanese di Linate: anche in questo caso la Commissione sostiene che la fusione fra le due compagnie limiterebbe la concorrenza per i passeggeri in partenza o arrivo in quello scalo.
Di fronte alle critiche per quella che a Roma e Berlino è giudicato un eccesso di inflessibilità, da Bruxelles ricordano i precedenti, in particolare il faticoso sì alla fusione tra Korean Air Lines e Asiana Airlines: «La tutela della concorrenza deve essere effettiva». […]
CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA 1
Una prima audizione a porte chiuse è stata fissata a Bruxelles per venerdì 19 aprile. Il ritardo sulla fusione e un'ondata di scioperi fra i dipendenti ha nel frattempo costretto Lufthansa a rivedere al ribasso il proprio obiettivo di utili per il 2024, in particolare quello operativo: dai 2,7 miliardi di euro - più o meno il livello raggiunto nel 2023 - a 2,2 miliardi.
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