Traduzione del report di Federica Soro per https://www.glasslewis.com/
Si prevede che il Parlamento italiano approvi e attui il cosiddetto "DDL Capitali", volto a rafforzare il mercato dei capitali italiano, a migliorarne la competitività e l'attrattività per le nuove quotazioni, e a riformare le attuali norme di corporate governance e il Testo Unico della Finanza (TUF).
Le misure proposte hanno suscitato preoccupazione nella comunità della corporate governance, in Italia e all'estero. Tra gli altri, l'ICGN ha inviato una lettera al presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato italiano già nel giugno 2023, e anche l'autorità di regolamentazione del mercato italiano, la Consob, ha risposto ai punti più controversi del disegno di legge nel novembre 2023.
francesco gaetano caltagirone foto mezzelani gmt45
Data la tempistica, si prevede che l'attuazione del disegno di legge influenzerà la prossima proxy season. In questo post illustriamo le tre principali aree di interesse che hanno suscitato le preoccupazioni degli investitori e forniamo il nostro punto di vista sul potenziale impatto sulle pratiche di corporate governance italiane.
Iniziative di fidelizzazione degli azionisti
La legge italiana consente alle società di attivare iniziative di fidelizzazione sulle proprie azioni ordinarie, previa approvazione da parte degli azionisti di modifiche statutarie.
Attualmente, sono assegnati fino a due diritti di voto aggiuntivi se le azioni sono detenute dallo stesso proprietario per almeno 24 mesi (3:1). Secondo la proposta di legge, i diritti di voto attribuiti a ciascuna azione possono aumentare progressivamente a intervalli di 12 mesi fino a un massimo di 10 diritti di voto per ciascuna azione (10:1).
IL REPORT DI GLASS LEWIS SUL DDL CAPITALI
La misura è stata proposta per creare un'alternativa interessante per le società italiane che stanno considerando di spostare (o hanno già spostato) le loro quotazioni in altri mercati europei che consentono strutture a voto multiplo più flessibili.
Il punto di vista di Glass Lewis
Glass Lewis è generalmente contraria a misure che creano diverse classi di azionisti o che trattano gli azionisti in modo diseguale. Pur riconoscendo che la concessione di diritti di voto aggiuntivi come incentivo alla fedeltà degli azionisti può ottenere l'effetto desiderato di mantenere una struttura azionaria stabile e di ridurre la volatilità, rimaniamo preoccupati per l'ulteriore disallineamento del principio "un'azione, un voto".
In questo caso, la proposta di legge europea sulle quotazioni potrebbe avere l'ultima parola sulla regolamentazione delle procedure di voto multiplo nei mercati nazionali, il che potrebbe servire a livellare il campo di gioco in tutto il continente.
Assemblee generali a porte chiuse
Le società possono richiedere l'approvazione degli azionisti per modificare il loro statuto, in modo da stabilire che le assemblee generali possono essere convocate e tenute con la partecipazione esclusiva di un rappresentante degli azionisti designato dalla società, che riceve le deleghe di voto dagli azionisti.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET
In un'assemblea a porte chiuse, gli azionisti non hanno generalmente la possibilità di votare in diretta o di seguire la discussione online, a differenza di quanto avviene in un'assemblea virtuale.
Il formato delle assemblee a porte chiuse è stato introdotto per la prima volta come misura per salvaguardare la salute pubblica durante l'insorgere della pandemia COVID-19 - la legge di emergenza che permetteva alle società di optare per le assemblee a porte chiuse anche in assenza di disposizioni di legge sarà prorogata fino al 31 dicembre 2024.
Il punto di vista di Glass Lewis
Riconosciamo che la presenza esclusiva del rappresentante degli azionisti è stata una misura utile per superare i vincoli imposti dalla pandemia, ma ci chiediamo se questo sia lo strumento migliore per tenere le assemblee generali in futuro, considerando il suo potenziale di limitare i diritti e la voce degli azionisti.
Come discusso nelle Benchmark Policy Guidelines di Glass Lewis, impedire agli azionisti di partecipare di persona alle assemblee o di partecipare attivamente in un formato "virtuale" porta a una sostanziale riduzione della capacità degli azionisti di esercitare i propri diritti e di entrare in dialogo con gli amministratori della società e con gli altri stakeholder.
Abbiamo concesso una ragionevole deferenza alle società costituite in giurisdizioni che hanno mantenuto restrizioni alle assemblee di persona. Tuttavia, riteniamo che le assemblee completamente "a porte chiuse", senza alcuna forma di trasmissione virtuale o senza la possibilità formale per gli azionisti di porre domande e ricevere risposte trasparenti prima, durante e/o dopo l'assemblea, debbano essere evitate a tutti i costi.
Lista per l'elezione degli amministratori
Attualmente la legge italiana consente al consiglio di amministrazione uscente di presentare una lista di candidati per il rinnovo del consiglio (se consentito dallo statuto della società). Il disegno di legge introduce una serie di procedure che i consigli di amministrazione devono seguire, tra cui, a titolo esemplificativo, le seguenti
giorgia meloni e giovanbattista fazzolari
- fornire un'indicazione del numero di candidati da includere nella lista proposta dal consiglio,
- quorum per l'approvazione della lista da parte del consiglio e
- l'obbligo per gli azionisti di esprimere un secondo voto individuale su ogni candidato della lista, nel caso in cui la lista del consiglio sia quella che ha ricevuto la maggioranza dei voti all'assemblea generale.
Inoltre, il nuovo disegno di legge introduce una soglia di rappresentanza minima del 20% per i nominati nelle liste di minoranza, anche quando la lista o le liste di minoranza possono ricevere meno del 20% dei voti complessivi.
La prospettiva di Glass Lewis
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Glass Lewis ha tradizionalmente considerato la presentazione di una lista da parte del consiglio uscente come un allineamento alla best practice internazionale, che conferisce agli amministratori un ruolo maggiore nella composizione del consiglio e nella pianificazione della successione a lungo termine.
La pratica della presentazione delle liste da parte dei consigli uscenti è stata messa sotto osservazione dalla Consob, che ha consigliato di mettere in atto processi chiaramente comunicati, trasparenti e tempestivi per informare adeguatamente gli azionisti. Ciò è particolarmente rilevante se si considera il sistema di voto italiano, dove le liste di candidati sono tradizionalmente presentate dagli azionisti con scarsa conoscenza dei processi di selezione e delle considerazioni sulla futura composizione del consiglio.
In questo caso, le procedure previste dalla proposta di legge sembrano complicare ulteriormente il voto degli investitori. Ad esempio, non è chiaro come saranno strutturate le schede di voto per delega per consentire il previsto voto individuale aggiuntivo sui candidati al consiglio di amministrazione se la loro lista riceve la maggioranza dei voti, soprattutto se le assemblee sono convocate a porte chiuse, come consentito dalla proposta di legge.
Queste misure porterebbero probabilmente a a) procedure complicate per gli investitori, b) maggiore incertezza sulla possibile composizione finale del consiglio di amministrazione e c) requisiti diseguali per gli amministratori - se una lista di minoranza dovesse ricevere la maggioranza dei voti, non sarebbe soggetta alla stessa procedura di voto individuale sui candidati.
Conclusione
ALBERTO NAGEL - FRANCESCO SAVERIO VINCI - LORENZO BASSANI - GIAN LUCA SICHEL
Il disegno di legge include anche una delega al Governo per la riforma del Testo Unico della Finanza e, se necessario, del Codice Civile entro 12 mesi dall'approvazione. Questo potrebbe portare a uno scenario in cui la revisione legale “sovrascrive” le misure introdotte dal disegno di legge sui mercati dei capitali.
Inoltre, data la proposta di una legge europea sulle quotazioni, lo scenario giuridico potrebbe essere ulteriormente stravolto da requisiti in rapida evoluzione per gli Stati membri. Ciò potrebbe realisticamente porre ostacoli alle società per soddisfare i requisiti in evoluzione e agli investitori per seguirli, il che potrebbe in ultima analisi scoraggiare la loro partecipazione attiva.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE ALBERTO NAGEL francesco gaetano caltagirone