1. TIM, FUMATA NERA SU CARTA KKR VOLA A PARIGI DA VIVENDI
Estratto dell’articolo di Andrea Biondi per “il Sole 24 Ore”
Fumata nera dal cda Tim convocato per fare il punto sulla cooptazione di Luciano Carta nel board, come richiesto da Vivendi. Magari “quasi bianca” se si considera che la procedura è nei fatti avviata e potrebbe concludersi a ridosso del 15 giugno, con una prossima riunione straordinaria del board.
Non è stato ieri però il giorno X, quello insomma in cui mettere agli atti una nomina chiesta da Vivendi. Il socio francese – primo azionista di Tim con il 23,75% davanti a Cassa depositi e Prestiti, che ha il 10% circa del capitale – ponendo, e con decisione, il nome dell’ex presidente di Leonardo sul tavolo per sostituire il dimissionario, da metà gennaio, Arnaud de Puyfontaine ha da una parte voluto riaffermare il suo peso in consiglio in cui non era più rappresentato dopo l’uscita del suo ceo.
E sicuramente, spingendo per far sì che si brucino i tempi, ha voluto dall’altra parte ribadire la sua sfida al comitato nomine presieduto da Paola Bonomo […] ma anche riaffermare il suo peso politico in una fase molto delicata, con l’avvicinarsi della deadline del 9 giugno in cui Kkr e la cordata Cdp-Macquarie saranno chiamati a presentare la loro offerta, rivista, su Netco (rete Tim e Sparkle).
La situazione […] sembra ancora molto fluida e […] bloccata su posizioni precedenti di “intransigenza”. A quanto risulta al Sole 24 Ore la scorsa settimana si sarebbe tenuto a Parigi un incontro fra rappresentanti di Kkr e di Vivendi, fra cui il ceo Arnaud de Puyfontaine. Un incontro per perorare la causa dell’offerta che però, a quanto risulta, non sarebbe andato a buon fine.
Da parte francese […] si sarebbe ribadita la contrarietà allo schema che parte dalla vendita della rete, oltre ai valori in campo che Vivendi ha sempre detto di considerare assolutamente non validi. Un’apertura ci sarebbe stata su future operazioni comuni (leggi Opa), anche con Cdp e Macquarie, ma andando oltre lo schema della vendita della rete.
Intanto però continua il lavoro da entrambe le parti – Kkr e Cdp-Macquarie – per arrivare a un’offerta il 9 giugno il cui esame è previsto nel successivo consiglio d’amministrazione del 22 giugno. Se tutto dovesse andare secondo i piani, quindi, il tutto con anche Carta seduto in consiglio d’amministrazione se la cooptazione dovesse avvenire a ridosso del 15 giugno […].
[…] Ora la prossima data segnata in rosso in calendario è il 31 maggio, quando formalmente decade la validità dell’offerta (già rivista una volta) di Cdp e Macquarie. Quella data però non sarebbe considerata una tagliola per l’offerta non vincolante che comunque è in preparazione, come quella di Kkr. Quanto i valori possano discostarsi da quelli già noti, 21 miliardi per Kkr e 19,3 miliardi per Cdp-Macquarie, è argomento di dibattito ma al momento non sembrano esserci possibilità di grandi rilanci […]. […]
2. CDP PRONTA A RILANCIARE SULLA RETE TIM
Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz per “la Repubblica”
Anche Cdp e Macquarie stanno lavorando a un miglioramento della loro offerta per la Netco, la società che racchiude i cavi di Sparkle, e la infrastruttura primaria e secondaria di Telecom Italia. C’è fiducia nel riuscire a formalizzare la nuova offerta entro il 9 giugno.
Oltre a rispondere alle richieste di Tim, in tema di voucher ed eventuali rischi Antitrust, nella nuova proposta potrebbe esserci anche un ritocco al rialzo della componente economica. Kkr intanto va avanti per la sua strada, e […] resta convinto di poter fare l’offerta migliore, ma non prevede aumenti di prezzo considerevoli. […]
PIETRO LABRIOLA TIM PIETRO LABRIOLA