Estratto dell’articolo di Filippo Caleri per “il Tempo”
Un successo di vendite e gradimento. Il nuovo negozio di Esselunga, catena della grande distribuzione italiana, aperto da qualche settimana a viale Liegi (zona Parioli di Roma), ha già dato grande soddisfazione in termini di risultati ai manager dell’azienda. Eugenio Neri, direttore commerciale e Roberto Selva direttore marketing e comunicazione, spiegano a Il Tempo i primi risultati registrati che testimoniano che «il bacino di acquirenti romani di Esselunga si è ulteriormente allargato».
Non solo. Sono venuti sia i clienti fedeli al marchio che nuovi clienti. […] per il profilo del cliente non ci sono ancora gli elementi per una valutazione definitiva. Ma i primi dettagli iniziano a chiarirlo: «Chi arriva da noi cerca qualità e convenienza. Il negozio risponde all’esigenza di una spesa di prossimità» spiega Selva.
La strategia di Esselunga è precisa e ha un nome: omnicanalità. Concetto che si traduce nell’accompagnare il consumatore nel punto fisico per le spese frequenti, anche quotidiane. E a puntare sul web per la cosiddetta spesa funzionale, cioè quella ad esempio di detersivi e altri generi non deperibili, che di solito sono acquistati settimanalmente in grandi quantità.
Insomma, un concetto di spesa integrata che si basa su un ventaglio di offerta allargata per tutte le esigenze e portafogli. Ed è quest’ultima una delle leve sulla quale il gruppo punta per essere competitivo. I prezzi sono gli stessi in qualunque Esselunga si entri. Sia nella mega superfice del Prenestino a Roma sia nel punto appena aperto in Viale Liegi.
Una strategia che sta pagando. La catena, tradizionalmente forte nel Nord Italia e in particolare in Lombardia, si sta spostando da tempo verso il Centro Italia e soprattutto sulla Capitale.
«Roma sta diventando importante nel nostro sviluppo. Abbiamo risultati positivi sia dal superstore di Prenestino, sia dai negozi più piccoli come i laEsse di via Tomacelli e Cola di Rienzo, insieme a quest’ultimo supermarket di viale Liegi. Il dato più significativo è che la crescita di ogni negozio è costante da due anni e continua ancora. L’apice non è stato raggiunto» rimarca Neri.
Per ora però il gruppo non prevede altre aperture in particolar modo a Roma perché è difficile trovare location adeguate. «Lavoriamo molto sulla rigenerazione urbana e sull’inserimento dei nostri negozi nelle fabbriche dismesse che ristrutturiamo. È accaduto per oltre il 70% dei nostri supermercati. Nel territorio capitolino ci sono meno opportunità di questo genere rispetto a città a vocazione industriale come ad esempio Torino, Milano, Genova» spiega Selva. Per ora la discesa al Sud, dopo la partenza di Milano e l’allargamento a Torino, ha toccato la Liguria, la Toscana e il Lazio. E tutte le aree nelle quali Esselunga è presente continuano a registrare segni positivi. […]