Estratto dell’articolo di Francesco Spini per “La Stampa”
giancarlo giorgetti al forum ambrosetti di cernobbio
L'incertezza sulla strategia del governo per uscire dal capitale del Monte dei Paschi affonda il titolo della banca, che in Borsa perde il 3,7%, a 2,44 euro. Il fine settimana è stato ricco di dichiarazioni politiche sul futuro di Siena: prima […] Antonio Tajani ha dichiarato a Bloomberg la volontà di chiudere la pratica «in tempi brevi», spalleggiato dal collega delle Imprese, Adolfo Urso.
Poi dalla Lega è arrivato l'altolà. Infine ecco Giancarlo Giorgetti: «Non ci faremo dettare i tempi da nessuno» […]. E dunque? Il conto alla rovescia imposto da Bruxelles […] procede inesorabile: per ottemperare alla disciplina sugli aiuti di Stato, il 64,23% raggiunto in occasione del salvataggio del 2017, dovrà essere dismesso entro il 2024. Il tempo stringe.
Nonostante l'impegno […] di un'uscita «ordinata», gli analisti sospettano che il Tesoro possa iniziare con lo scaricare i titoli sul mercato […]. Scrivono per esempio da Equita: «Riteniamo che il piazzamento di una quota significativa sul mercato senza l'individuazione di un partner strategico possa comportare un rischio overhang per il titolo».
Vuole dire che troppe azioni in vendita in presenza di una domanda stabile porterebbero a un crollo del titolo. A Equita, però, sono pessimisti sulla possibilità di trovare in poco tempo chi si possa pigliare la banca, e questo per una serie di «questioni rilevanti», come i 4 miliardi di euro di rischi legali o «l'incertezza regolatoria» sulla tassa sugli extraprofitti o su «possibili restrizioni» all'uso dei crediti fiscali (Dta), che per Siena valgono 3 miliardi.
LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Secondo Mediobanca «avrebbe senso» per lo Stato «mantenere il controllo» di Mps per «orientare i futuri sviluppi» nelle fusioni e acquisizioni per rispettare l'impegno preso con la Ue e «massimizzare il premio di controllo». Intanto però il governo potrebbe cominciare col vendere un 13%, e ricavarne 400 milioni.
Senza nozze, la privatizzazione del Monte si complicherebbe. Per questo alcune fonti continuano a ritenere probabile un intensificarsi della moral suasion del governo sul pretendente ideale per dare vita al terzo polo ma al momento non interessato all'affare: il Banco Bpm.
Prima però la maggioranza deve risolvere i problemi al proprio interno che riguardano in particolare i malumori espressi dalla Lega sulla vendita del Monte, su cui perderebbe quell'influenza dimostrata con l'indicazione del presidente, Nicola Maione. […]
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