Estratto dell'articolo di Andrea Rinaldi per www.corriere.it
Nel giorno dell’approvazione dei conti e dello stipendio dei vertici di Stellantis, la società aggiunge altra cassa integrazione allo stabilimento già fiaccato di Mirafiori. E intanto nuove ombre cinesi si allungano sull’automotive italico. La fabbrica torinese si fermerà infatti dal 22 aprile al 6 maggio, interessando 2.000 tute blu. Questa sospensione collettiva segue la precedente cassa integrazione annunciata per i 1.260 dipendenti della 500E e il contratto di solidarietà già in atto fino a dicembre per i 960 lavoratori della linea produttiva della Maserati.
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All’assemblea degli azionisti Stellantis ad Amsterdam, il ceo Carlos Tavares ha riconosciuto un «2023 record» e che il «2024 continuerà a essere un anno di sfide, con alcuni elementi positivi e alcuni venti contrari, per esempio il costo della forza lavoro, l'inflazione, l'impatto dell'elettrificazione. Il portafoglio delle elettriche crescerà del 60% a 48 vetture».
CARLOS TAVARES JOHN ELKANN - STELLANTIS
L’assemblea ha votato per il 70,2% sì alla remunerazione del top manager, criticata apertamente nei giorni scorsi da Iss, Glass Lewis e Proxinvest (e nel 2022 dallo stesso Emmanuel Macron): nel 2023 l’ad ha guadagnato 13,5 milioni di euro, 1,4 milioni in meno dell'anno precedente, ma ha ricevuto anche un bonus di 10 milioni di euro. Si tratta di incentivi legati al raggiungimento degli obiettivi del gruppo e alla trasformazione di Stellantis in un’azienda di mobilità tecnologica sostenibile.
Complessivamente quindi la remunerazione del manager è di 23,5 milioni di euro a fronte dei 14,9 del 2022, con un incremento che supera il 55%. Parallelamente sono stati attribuiti al ceo incentivi a lungo termine pari a 13 milioni che saranno assegnati a Tavares solo se saranno raggiunti nei prossimi anni specifici obiettivi di performance.
Il presidente John Elkann invece ha ricevuto, invece, 4,8 milioni, uno in meno del 2022: una paga base di 924.404, fringe benefit del valore di 684.230 euro e 3,2 milioni di incentivi variabili. […]
La cifra ha mandato su di giri i sindacati italiani (dopo quello francese Confédération générale du travail): «Lo stipendio annuale di Carlos Tavares vale il salario di mille lavoratori di Mirafiori», evidenzia Simone Lodi della Fiom Cgil nazionale. Un metalmeccanico di quarto livello in cassa integrazione che lavora alla fabbrica torinese prende infatti 23.400 euro all’anno.
«Siamo in una economia di mercato e gli azionisti possono decidere di aumentare i lauti compensi dell’ad di Stellantis e distribuire dividendi, ma come sindacato ribadiamo che la priorità oggi sono gli investimenti negli stabilimenti non i compensi», aggiunge Ferdinando Uliano, segretario Fim Cisl. L’assemblea ha dato l’ok anche alla distribuzione del dividendo di 1,55 euro per azione ordinaria, per un totale di circa 4,7 miliardi di euro, in aumento di circa il 16%, e la nomina di Claudia Parzani in cda al posto di Kevin Scott.
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