ALITALIA: PATUANELLI, LUFTHANSA? VECCHIO PIANO INACCETTABILE
(ANSA) - Il nome di Lufthansa per il salvataggio di Alitalia "è legato a un'esperienza precedente che ha portato alla bocciatura di un piano industriale con il 50% di esuberi, ovviamente non accettabile": così il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, a SkyTg24 economia, ha commentato le ipotesi che la compagnia tedesca prenda parte al nuovo piano per Alitalia.
ALITALIA: PATUANELLI, NON RESTERÀ A TERRA, GOVERNO C'È
(ANSA) - Nel decreto fiscale, anche se il Consiglio dei ministri ha deliberato salvo intese, "confermo che c'è una previsione" per Alitalia e "il governo è pronto a fare la sua parte. Alitalia certamente non resta a terra". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, a SkyTg24 economia.
ALITALIA, FS E ATLANTIA RIPARTONO DA DELTA
Rosario Dimito per “il Messaggero”
Il governo dà nuovo ossigeno ad Alitalia per consentire il salvataggio da parte della cordata formata da Fs, Atlantia e Delta. Nel dl fiscale, approvato due giorni fa dall'esecutivo, è previsto un prestito-ponte di 350 milioni della durata di sei mesi - ipotesi che era stata anticipata da Il Messaggero il 6 ottobre - per consentire ai commissari di continuare a far volare la compagnia, fino alla cessione dei complessi aziendali al consorzio.
E oggi i commissari Enrico Laghi, Daniele Discepolo e Stefano Paleari, avendo la garanzia della continuità di Alitalia grazie all'iniezione di nuova cassa, dovrebbero scrivere al Mise, in risposta indiretta alla lettera di Fs e Atlantia di martedì scorso con la quale chiedevano 8 settimane di proroga «ai fini della presentazione di un'eventuale offerta definitiva». Fra i tre commissari c'è una forte dialettica e per questo essi si sono presi 48 ore di riflessione. Ora sarebbero pronti a comunicare al Mise di voler convocare Fs e Atlantia per verificare se ci sono le condizioni per definire un accordo in tempi brevi.
Non dovrebbero concedere un nuovo termine, ma solo sollecitare una rapida conclusione del negoziato che, in coerenza con il decreto del governo, deve coinvolgere Delta che è già nella partita avendo predisposto la bozza di piano industriale assieme a Ferrovie. L'ipotesi Lufthansa, apprezzata dalla holding dei Benetton, non può essere coltivata perché farebbe allungare troppo il negoziato che invece deve ripartire per chiudersi al più presto.
paola de micheli parla fitto fitto con stefano patuanelli
PUNTI APERTI
«Nonostante gli sforzi profusi da Fs, Delta e Atlantia - scrive l'ad di Ferrovie nella Nota di sintesi allegata alle lettere di Ferrovie e di Atlantia - allo stato rimangono aperti alcuni punti qualificanti rispetto ai quali non vi è una posizione condivisa».
Per quanto riguarda il piano industriale va definito: «a) il dimensionamento iniziale di dettaglio per flotta e operazioni di volo che deve essere ispirato al principio della piena sostenibilità economica; b) ipotesi ed implicazioni di una visione sulla velocità di crescita diversa tra Fs e Delta da un lato, ed Atlantia dall'altro, e quindi conseguentemente sull'espansione di rotte e flotte, attraverso il ribilanciamento del segmento lungo raggio a favore del mercato Nord America;
c) impatto e velocità delle iniziative di miglioramento della performance commerciale, in particolare su applicazione delle best practice di Delta su pricing & revenue management, ancillary & branded, partnership & alliance; d) alleanza transatlantica Blue Sky: Atlantia e Fs hanno richiesto a Delta una serie di miglioramenti nei termini dell'associate agreement che disciplinerebbe la partecipazione di Alitalia e quindi di New Az quale associate member, all'alleanza transatlantica. In particolare la possibilità per New Az, dopo il quarto anno e al raggiungimento di un preciso ebit breakeven di sviluppare con Delta un più complessivo accordo di profit sharing, possibilità per New Az di uscita anticipata dall'alleanza, esercitabile alla scadenza del lock-up period».
Nella lettera si legge ancora che «Atlantia e Fs hanno chiesto a Delta di impegnarsi ad incrementare nel tempo in maniera tangibile (comunque entro il 20%) la propria quota; in caso di un futuro eventuale aumento di capitale a cui Delta non dovesse partecipare, Fs e Atlantia ritengono che Delta debba perdere tutti i diritti di governance».