Estratto dell’articolo di Alessandro Antonini e Sabrina Busiri Vici per il “Corriere dell’Umbria”
Art bonus, non solo mecenatismo ma anche business. Soprattutto, uno sconto consistente sulle tasse. A differenza di tutte le altre misure legate agli sgravi, questa formula offre una possibilità unica di pagare meno su redditi e utili: un credito d'imposta pari al 65% delle donazioni complessive.
Questo vuol dire che sui 14,3 milioni di euro spesi complessivamente in Umbria, 9,3 diventano credito d'imposta, ossia bonus da scontare sulle tasse. Poi, c'è il guadagno sull'immagine, dato che i dati dei mecenati vengono pubblicizzati sui vari canali istituzionali, dai comuni al ministero.
I PRINCIPALI INVESTIMENTI IN ART BONUS RICONDUCIBILI A BRUNELLO CUCINELLI
Il primo in Umbria e tra i primi d'Italia, Brunello Cucinelli, sfrutta questo meccanismo sin dall'inizio. E stando ai dati pubblicati dagli enti locali sulla sezione Art bonus, in quasi dieci anni gli esborsi sono stati pari a oltre 5,1 milioni. Per un credito d'imposta - da scontare sulle tasse - potenziale di 3,3 milioni.
Dei quasi 1,6 milioni che sono ricaduti nel comune di Perugia, l'opera maggiore è il restauro del Teatro Morlacchi, dove alligna il Teatro Stabile dell'Umbria, di cui lo stesso Cucinelli è presidente. Tutto in casa.
La gran parte delle somme è a nome di Brunello, una piccola parte è dei familiari. Figura anche un "matrimonio Cucinelli" (dal ricavato della festa delle nozze della figlia), poco più di 10mila euro per le statue dell'Arco del Frontone, Teatro dell'Arcadia. A questi si aggiungono 1,3 milioni per la Torre civica di Norcia e del palazzo comunale (come spa) più altri 2,3 per il teatro - cifra complessiva - spesi da Cucinelli e le figlie.
brunello cucinelli con la moglie federica benda
[…] La profittabilità dell'operazione, nel caso di grandi e largizioni tipo Cucinelli mecenate numero uno in Umbria e tra i primi in Italia ad aver usufruito del sistema Art bonus - è confermata anche dagli esperti del settore. Abbiamo sentito Fabrizio Giansanti, commercialista dello studio Sinergie.
- Abbiamo stimato che Cucinelli dal 2015 ha investito circa 5,1 milioni in donazioni, quanto va incidere sulla tassazione dei ricavi?
Incide direttamente, il credito d'imposta del 65% è utilizzabile per la compensazione di qualsiasi tributo che passa in F24, il discorso dei ricavi è il limite massimo entro cui si può beneficiare. Non si può spendere una miriade di euro e poi beneficiare del credito senza massimali, c'è un limite che nel caso di una società come quella di Cucinelli è commisurato ai ricavi. Come dire "sì prendi il 65% ma fino a questo tetto". E il 5 per 1000 dei ricavi è il tetto massimo […].
brunello cucinelli foto di bacco (1)
[…] - Lo sgravio fiscale che permette l'Art bonus è comparabile con altre mi- sure che hanno le imprese?
Come misura è la più appetibile, investi 100 e ne riprendi 65, è tanta roba da un punto di vista fiscale, non ce ne sono altre che danno benefici così consistenti. Poi c'è anche una questione di marketing, con il beneficio che ha l'impresa in termini di immagine.
- Rispetto a una sponsorizzazione?
Stiamo parlando di un servizio di tutt'altro livello nella sponsorizzazione c'è una semplice fattura che si va a scaricare come costo sul reddito della società. Totalmente diverso rispetto all'Art bonus in cui c'è un investimento a fronte del quale si ottiene un credito d'imposta del 65% per un'impresa è sostanzioso nel caso di Cucinelli.
- Le sponsorizzazioni a nome Cucinelli sono riferibili anche a singoli componenti della famiglia...
Se l'erogazione avviene da persona fisica e non società c'è un altro massimale, commisurato al reddito imponibile della singola persona fisica che arriva al 15% del reddito stesso.
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