A CHE SERVE UN SINDACATO SE STA SEMPRE A SINDACARE? – INTESA SANPAOLO REVOCA ALL’ABI LA DELEGA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO COLLETTIVO: LA MOTIVAZIONE SAREBBE IL LANCIO, DA PARTE DELLA BANCA GUIDATA DA CARLO MESSINA, DELLA SETTIMANA CORTA DI QUATTRO GIORNI. UNA RIVOLUZIONE PER IL MONDO DEL LAVORO, CHE I SINDACATI, INVECE CHE APPOGGIARE A TUTELA DEI BANCARI, OSTEGGIANO...

-

Condividi questo articolo


1. LAVORO, STRAPPO DI INTESA SANPAOLO: REVOCATA AD ABI LA DELEGA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO

Estratto dell’articolo di Giuliano Balestrerie per www.lastampa.it

 

CARLO MESSINA CARLO MESSINA

Intesa Sanpaolo, la prima banca italiana, resta in Abi ma ha revocato la delega all’associazione ad essere rappresentata. E' quanto confermano varie fonti secondo cui la decisione avviene mentre è in corso con i sindacati la trattative per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto a dicembre e prorogato fino a fine aprile.

 

Per statuto l’Abi […], su mandato degli associati, li rappresenta «nel regolamento dei rapporti di lavoro (compresa la stipulazione di contratti collettivi) nei confronti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori».

 

Peraltro Intesa Sanpaolo ha già lanciato la settimana corta di quattro giorni e 120 giorni di smart working l’anno all’interno di una riorganizzazione del lavoro che va incontro alle «esigenze di conciliare gli equilibri di vita professionale e lavorativa e dimostra attenzione al benessere delle persone».

 

antonio patuelli carlo messina antonio patuelli carlo messina

 Una mossa che gli ambienti sindacali ritengono una forzatura del contratto nazionale in vigore. Proprio mentre stanno per iniziare i negoziati per il rinnovo del contratto dei bancari. E questa sarebbe la vera motivazione, al di là dei rilievi ufficiali, per la quale i sindacati avrebbero respinto l'accordo. Un’accusa che la banca ha respinto con fermezza sottolineando che non si modifica in alcun modo il contratto e la sua applicazione, ma si interviene “solo” sull’organizzazione del lavoro.

 

Di certo, quella della banca guidata dall’amministratore delegato Carlo Messina è una rivoluzione culturale. Anche per il fatto che a portarla avanti sia il primo datore di lavoro privato del Paese: solo in Italia, Intesa Sanpaolo impiega 75 mila persone che salgono a oltre 97 mila a livello globale. […]

 

2. BANCARI, PERCHÉ INTESA SANPAOLO SNOBBA L’ABI SUL RINNOVO DEL CONTRATTO

intesa sanpaoo intesa sanpaoo

Fernando Soto per www.startmag.it

 

Scossone in Abi: la mossa di Intesa Sanpaolo somiglia per certi aspetti alla decisione della Fiat di Marchionne quando uscita da Confindustria pur mantenendo l’adesione alla territoriale. Ma che cosa è successo all’associazione bancaria italiana presieduta da Antonio Patuelli?

 

LA MOSSA DIROMPENTE DI INTESA SANPAOLO IN ABI

E’ stata la giornalista Carlotta Scozzari su Huffington Post Italia a svelare il fatto: Intesa Sanpaolo ha deciso di revocare la delega a essere rappresentata a livello sindacale dall’Abi.

 

carlo messina carlo messina

IL MOMENTO DELICATO DEL RINNOVO DEL CONTRATTO DEI BANCARI

La decisione si inserisce in un momento particolarmente delicato, nel quale i sindacati bancari e l’Abi stanno trattando sul rinnovo del contratto nazionale, scaduto a fine 2022 e al momento prorogato fino al 30 aprile.

 

LO SCOOP DI SCOZZARI (HUFFPOST)

In una nota sindacale raccolta da Huff Postsi legge: “Intesa Sanpaolo ha revocato la propria delega a essere rappresentata da Abi, pur continuando a rimanervi iscritta. Tutta la vicenda è molto delicata e sarà ovviamente affrontata dalle Segreterie Generali delle OO.SS. (organizzazioni sindacali) nei prossimi giorni. Non serve aggiungere che questo elemento complica ancor più l’attuale scenario, alla vigilia oltretutto di un rinnovo contrattuale nazionale di rilevanza fondamentale”.

 

CHE COSA SUCCEDE IN ABI E IL RUOLO DI INTESA SANPAOLO

Carlo Messina Carlo Messina

Tecnicamente, secondo la ricostruzione di Scozzari, la prima banca italiana esce dal Casl, ossia il Comitato Affari sindacali e del lavoro dell’Abi, ma non dall’associazione: “In tempi recenti, erano emerse tensioni tra Intesa e rappresentanti dei lavoratori intorno alla proposta della banca di introdurre la settimana lavorativa di quattro giorni.

 

Le parti non erano riuscite a raggiungere un accordo finale e il gruppo guidato da Carlo Messina aveva deciso di procedere da solo con la proposta ai dipendenti. C’è anche chi ipotizza che possa esserci stata qualche frizione con la guida del Casl a trazione Unicredit”. Alla presidenza del Casl, infatti, il comitato esecutivo dell’Abi ha nominato di recente Ilaria Maria Dalla Riva, Head of People & Culture Italy di UniCredit (Dalla Riva è la prima donna a ricoprire questo ruolo), dopo le dimissioni di Salvatore Poloni da presidente dopo la conclusione del suo incarico di condirettore generale di Banco Bpm.

antonio patuelli 2 antonio patuelli 2

 

LA MOSSA RIVOLUZIONARIA DI INTESA SANPAOLO SUL CONTRATTO DEI BANCARI

Come raccontato da Start Magazine in diversi articoli, ci sono tensioni a fior di pelle in Intesa Sanpaolo sulla settimana di lavoro da 4 giorni tra i vertici della banca guidata dall’ad, Carlo Messina, e le organizzazioni sindacali. (qui le posizioni dei sindacatiqui quella della banca e qui l’approfondimento di Startmag). In sostanza Intesa Sanpaolo ha lanciato ieri una serie di iniziative per i suoi dipendenti, tra cui la cosiddetta “settimana corta”, la flessibilità dell’orario di lavoro e lo smart working. Argomenti affrontati per alcuni mesi al tavolo sindacale, tuttavia senza raggiungere un punto di equilibrio. Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin non hanno firmato l’accordo.

 

LA NOTA DI INTESA SANPAOLO

antonio patuelli 14 antonio patuelli 14

Le indiscrezioni di Huffington Post hanno trovato riscontro. Intesa Sanpaolo ha infatti confermato “di aver comunicato all’Associazione Bancaria Italiana la revoca del mandato di rappresentanza sindacale e pertanto affiancherà ABI nel confronto con le organizzazioni sindacali nazionali a livello di settore, in una fase di particolare importanza come quella attuale”, scrive l’istituto di credito in una nota, nella quale spiega come proseguirà nel dialogo con i sindacati “nel rispetto pieno dei reciproci ruoli, come sempre avvenuto, continuando a ritenere le relazioni industriali elemento essenziale nel raggiungimento degli obiettivi del gruppo, nell’interesse delle nostre persone e della banca”.

settimana lavorativa corta settimana lavorativa corta

 

Intesa Sanpaolo, inoltre, “conferma la centralità del contributo delle persone del gruppo; la piena garanzia dei diritti individuali e collettivi sarà assicurata, nel tempo, nell’ambito della Contrattazione Collettiva discendente dal confronto con le organizzazioni sindacali nazionali ed aziendali, per fornire il supporto più adeguato al nostro modello organizzativo e al ruolo ricoperto da Intesa Sanpaolo nel nostro Paese. L’adesione di Intesa Sanpaolo adABI – precisa infine l’istituto – resta confermata”.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?