CI SALVERA' IL CARO E SPORCO CARBONE – PER RISPARMIARE GAS IN VISTA DELL'AUTUNNO IL GOVERNO DRAGHI HA DECISO DI SPINGERE AL MASSIMO LA PRODUZIONE DELLE 6 CENTRALI A CARBONE E DI QUELLA A OLIO ESISTENTI IN ITALIA – PURTROPPO AL TAGLIO DI METANO OFFERTO DAGLI IMPIANTI TERMOELETTRICI CORRISPONDERÀ UN AUMENTO DELLE EMISSIONI DI CO2, CON BUONA PACE DI GRETA E COMPAGNIA VERDE – IL MINISTRO FRANCO: “NON È UNA BELLA COSA MA NELL'IMMEDIATO CI AIUTA...”

-

Condividi questo articolo


Estratto dall'articolo di Valentina Conte e Andrea Greco per “la Repubblica”

 

la nuvola di fumo sopra la centrale a carbone la nuvola di fumo sopra la centrale a carbone

Un decreto Aiuti Ter da 8-10 miliardi e una spinta alla produzione extra da sei centrali a carbone e una a olio esistenti in Italia per risparmiare gas. Sono queste le due piste di intervento su cui si muove in queste ore il governo Draghi per impedire che il Paese si avviti in autunno in una grave crisi industriale e sociale.

 

Di sicuro il nuovo decreto non sarà in deficit e per lo più incentrato sul sostegno alle imprese travolte dai rincari energetici, con un rafforzamento e prolungamento del credito di imposta già introdotto dagli altri decreti Aiuti. Palazzo Chigi è al lavoro sul provvedimento che dovrebbe arrivare giovedì in Consiglio dei ministri. […]

 

LE CENTRALI A CARBONE IN ITALIA LE CENTRALI A CARBONE IN ITALIA

Respinte tutte le pressioni partitiche a fare nuovi scostamenti (più deficit) - Salvini (Lega) insiste: «Non sono d'accordo con Meloni e Draghi, servono 30 miliardi per non perdere un milione di posti» nel frattempo si delinea un'altra misura di emergenza per cercare di evitare razionamenti energetici in inverno e diversificare le fonti.

 

Una misura che sta per andare al massimo regime grazie al carbone e che consente di risparmiare gas, ma certo non gentile nei confronti dell'ambiente. Entro fine settimana, infatti, il ministro Cingolani firmerà l'atto di indirizzo che consente alle centrali termoelettriche di marciare a tutta potenza. Con un incremento che dovrebbe aumentare di un 20-25% le stime di produzione di energia dalle grandi centrali a carbone e a olio, già attese a una produzione più che doppia rispetto al 2021.

 

la centrale di carbone a civitavecchia la centrale di carbone a civitavecchia

La nuova misura, che riprende le previsioni del decreto 14 del 25 febbraio 2022, consentirà di massimizzare la produzione degli impianti termoelettrici di potenza superiore a 300 megawatt. Un elenco breve, costituito da sei centrali a carbone e una a olio. Quelle a carbone sono in quattro casi dell'Enel (a Fusina, Brindisi, Torrevaldaliga e Portovesme), una di Ep Produzione a Fiumesanto e una di A2a a Monfalcone. Sempre A2a possiede poi la centrale a olio combustibile di San Filippo Del Mela.

 

Il decreto di febbraio le ha riavviate, l'attuale le lancerà a tutta potenza, per consentire un minore consumo di gas naturale inizialmente stimato in 1,1 miliardi di metri cubi nel 2022 e 2,3 miliardi di metri cubi nel 2023. […]

 

Lo stesso ministro Cingolani di recente aveva declinato per l'Italia un risparmio attorno a 4 miliardi di metri cubi di gas; e spingere l'acceleratore sul carbone dovrebbe consentire un taglio dei consumi di metano per circa 1,5 miliardi, oltre un terzo del totale. Purtroppo al risparmio di gas offerto dalle centrali termoelettriche corrisponderà un contestuale aumento delle emissioni di CO2.

mario draghi daniele franco roberto cingolani mario draghi daniele franco roberto cingolani

 

Anni fa Legambiente aveva stimato che ogni kWh prodotto dalle centrali a carbone italiane emetteva 857,3 grammi di anidride carbonica, più del doppio rispetto ai 379,7 di quelle a gas naturale, e a fronte delle emissioni zero delle centrali solari, eoliche, idroelettriche, geotermiche a biomasse. Anche il ministro dell'economia Daniele Franco, parlando a Cernobbio sabato, aveva detto: «Stiamo cercando di usare più carbone, che non è una bellissima cosa, ma nell'immediato ci aiuta». […]

mario draghi daniele franco roberto cingolani 1 mario draghi daniele franco roberto cingolani 1

 

centrale carbone di monfalcone centrale carbone di monfalcone centrale carbone di brindisi centrale carbone di brindisi centrale carbone di fusina centrale carbone di fusina

 

centrale carbone di portoscuso centrale carbone di portoscuso centrale a carbone enel la spezia 1 centrale a carbone enel la spezia 1 centrale a carbone di torrevaldaliga centrale a carbone di torrevaldaliga centrale a carbone centrale a carbone centrale carbone di fiume santo centrale carbone di fiume santo

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...