coronavirus, a fiumicino sono rimasti solo gli aerei alitalia 1
Lucio Cillis per “la Repubblica”
Ci voleva il coronavirus per riportare Alitalia nella pancia dello Stato. Almeno questa è la strada tracciata dalla vicepresidente della Commissione Europea Margrethe Vestager. «Sulla proprietà siamo neutri - ha spiegato ieri Vestager, che ha la responsabilità per la Concorrenza - in situazioni come queste può darsi che uno Stato compri le azioni di una compagnia».
L'unico scoglio da superare è quello relativo alle modalità dell' investimento: «Se si tratterà di aiuti di Stato o meno, dipenderà dal modo in cui l' operazione verrà portata a termine. Sse verrà fatta sul mercato, a prezzi di mercato non sarà un problema, visto che in questo momento i prezzi sono bassi. Ma se lo si farà in altro modo, potrebbe nascere un contenzioso con tanto di "notifica individuale"». E dunque, la crisi che attanaglia l' Unione potrebbe alleggerire la pressione sull' Italia facendo chiudere un occhio all' Ue sulle rigide regole relative agli aiuti di Stato.
Norme che stavolta, non solo nel caso di Alitalia, potrebbero aprire la strada ad un intervento deciso del governo. Per la Commissione Ue, quindi la questione è legata alle modalità di partecipazione dello Stato italiano nella linea aerea.
Di fatto la struttura della newco nazionalizzata è stata già abbozzata anche se andrà rifinita in tempi brevissimi, secondo il calendario stilato dal commissario della compagnia Giuseppe Leogrande. L'idea resta quella della Nuova Alitalia nelle mani del Tesoro con un non improbabile intervento di soci privati e l' inserimento della compagnia all' interno di un' alleanza forte come, ad esempio, Star Alliance (Lufthansa e United).
Il socio industriale avrà il compito di sviluppare la rete del vettore italiano senza per questo entrare nel capitale. Ma quanto è stato speso per Alitalia in questi ultimi tre anni? Dal maggio 2017, data del secondo crac della società che era stata privatizzata nel 2009, il nostro Paese per tenere in vita la compagnia ha stanziato prestiti per circa un miliardo e 800 milioni di euro al netto degli interessi.
Oggi Alitalia sta cercando di sopravvivere mettendo circa un terzo della flotta al servizio del Paese, riportando in Italia connazionali bloccati all' estero e incrementando i voli merci con materiale sanitario. Ma c' è un intoppo che a breve potrebbe creare nuove frizioni all' interno della società. Cinquemila dipendenti Alitalia da cinque mesi non percepiscono le integrazioni salariali della cassa integrazione a causa di una indagine del ministero del Lavoro iniziata nell' autunno del 2019 e non ancora conclusa.
Ieri è slittata di un' altra settimana la riunione coi sindacati che doveva affrontare il tema di nuova cigs per 6.828 unità. L' azienda ha infatti richiesto al ministero un nuovo intervento. Ma qualcosa sembra essersi inceppato, al punto che i sindacati sono sul piede di guerra: «Il ministero deve rimuovere i blocchi burocratici » dicono i responsabili di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di settore. Mentre l' Associazione Nazionale Piloti ha scritto al governo per evidenziare l' assenza di dialogo e di soluzioni dovute «ad alcuni burocrati» del ministero.