LA CINA CI CUCINA - PALAZZO CHIGI HA MESSO SOTTO ESAME CNRC, IL SOCIO CINESE DI PIRELLI PER UN'IPOTESI DI VIOLAZIONE DEL GOLDEN POWER - IL PROVVEDIMENTO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO RILEVA CHE POTREBBERO ESSERCI (E NON DOVREBBERO) COLLEGAMENTI ORGANIZZATIVI-FUNZIONALI TRA PIRELLI E CNRC - NEL MIRINO C’E’ LA PRESENZA NEL CDA DEL GRUPPO ITALIANO DI ALCUNI CONSIGLIERI ESPRESSIONE DEI SOCI CINESI AVENTI ANCHE RUOLI MANAGERIALI IN CNRC E SINOCHEM…

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pirelli pirelli

(ANSA) - MILANO, 06 NOV - Palazzo Chigi ha messo sotto esame Cnrc, il socio cinese di Pirelli per un'ipotesi di violazione del Golden Power. Lo ha reso noto Pirelli per conto di Marco Polo International Italy e della stessa China National Tire and Rubber.

 

Il provvedimento della presidenza del Consiglio, si legge in una nota, è del 31 ottobre e riguarda in particolare "la potenziale violazione della prescrizione di garantire l'assenza di collegamenti organizzativi-funzionali tra Pirelli da una parte e Cnrc dall'altra". Il procedimento si chiuderà in 120 giorni, ai primi di marzo. Intanto Cnrc dichiara "di ritenere di aver sempre rispettato le prescrizioni".

 

China National Tire and Rubber China National Tire and Rubber

Il governo, il 15 giugno dell'anno scorso, su proposta del ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha disposto l'esercizio dei poteri speciali 'golden power' con alcune prescrizioni "per la tutela dell'asset strategico costituito da sensori Cyber impiantabili negli pneumatici". In particolare nel suo provvedimento ha disposto il rispetto "dell'impegno di non esercitare attivita' di direzione e coordinamento";

 

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"impegnarsi a far sì che l'Amministratore delegato di Pirelli, tratto dalla lista di maggioranza, sia indicato da Camfin e che, conseguentemente, su 12 amministratori di Pirelli, tratti dalla lista di maggioranza, 4 siano designati da Camfin". La verifica da parte del governo italiano punterebbe a verificare se compatibile con le prescrizioni del Golden Power la presenza nel Cda Pirelli di alcuni consiglieri espressione dei soci cinesi aventi anche ruoli manageriali in Cnrc e Sinochem.

 

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