COME DAGO-ANTICIPATO, GLI ARABI DI UNICREDIT, PRIMO SOCIO DELLA BANCA CON IL 5%, PUNTANO ALLA PRESIDENZA - LE FONDAZIONI VOGLIONO LA CONFERMA DI GIUSEPPE VITA - TOSI LANCIA PAOLO BIASI

Nei contatti informali con gli altri soci gli arabi avrebbero fatto capire che la presidenza deve andare a uno straniero, per rappresentare il fatto che Unicredit è sì italiana ma opera in gran parte all’estero - Il fronte italiano con Palenzona è invece compatto per la riconferma di Vita, nominato già tre anni fa quale figura di raccordo tra i soci italiani ed esteri…

Condividi questo articolo


UNICREDIT, ARABI A CACCIA DELLA PRESIDENZA – art. del 15/12/2014

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/non-pi-rispetto-abramo-bazoli-prova-perorare-causa-duale-90695.htm

 

Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera

UNICREDIT UNICREDIT

 

Comincia ad entrare nel vivo la partita del nuovo consiglio di Unicredit. Mercoledì è stato il sindaco di Verona, Flavio Tosi, grande elettore della fondazione Cariverona, primo socio italiano di Unicredit con il 3,5%, a smuovere le acque lanciando la candidatura a consigliere della banca di Paolo Biasi, 76 anni, storico presidente dell’ente scaligero: «Ha un’esperienza più che decennale nel settore bancario e quindi ha più che le carte in regola». Biasi, il cui mandato in fondazione scade a ottobre e non è rinnovabile per limiti di età, s’è schermito: «Tecnicamente non c’è nessun veto» al passaggio in banca, «l’opportunità è un’altra cosa».

 

FONDO Aabar FONDO Aabar

Da due mesi sono al lavoro sul cantiere del rinnovo del consiglio il presidente di Unicredit, Giuseppe Vita, 79 anni, e il vicepresidente Vincenzo Calandra Buonaura, 68 anni, con il ceo Federico Ghizzoni nel ruolo di regista informale. Gli incastri da sistemare sono parecchi: c’è l’intenzione di ridurre ancora i consiglieri dagli attuali 19, forse a 17, e di adeguare la quota rosa da 4 fino a 6 donne. E vanno amalgamate le competenze dei candidati.

 

FLAVIO TOSI DOPO LA RIELEZIONE A SINDACO DI VERONA FLAVIO TOSI DOPO LA RIELEZIONE A SINDACO DI VERONA

Il tema diventerà più stringente dopo il consiglio dell’11 febbraio sui conti, ma l’uscita di Tosi è il segno che già si parla di persone, non più solo di schemi e procedure. E in questo contesto anche i soci esteri hanno cominciato a farsi sentire. Nell’attuale consiglio il fondo sovrano di Abu Dhabi, Aabar, primo socio di Unicredit con il 5%, esprime il vicepresidente Luca Cordero di Montezemolo, 67 anni, e il consigliere Mohamed Ali Al Fahim, 38 anni.

 

Paolo Biasi Paolo Biasi

Ma nei contatti informali con gli altri soci gli arabi avrebbero fatto arrivare un messaggio chiaro: la presidenza deve andare a uno straniero, per rappresentare il fatto che Unicredit è sì italiana ma opera in gran parte all’estero.

 

FEDERICO GHIZZONI E GIUSEPPE VITA FEDERICO GHIZZONI E GIUSEPPE VITA

Il fronte italiano è invece compatto per la riconferma di Vita, nominato già tre anni fa quale figura di raccordo tra i soci italiani ed esteri: è siciliano ma ha vissuto decenni in Germania diventandone uno dei manager più affermati. Le Fondazioni (Verona, Torino, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Treviso) pesano oggi per circa il 9%, contro il 12% del 2012, mentre i fondi istituzionali come BlackRock, al 4,66%, tradizionalmente non esprimono amministratori. Ieri intanto il fondo Capital Research è sceso dal 2,7% all’1,9%.

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...