CARSTEN SPOHR INTERVISTATO DA DIE ZIET
LUFTHANSA STRINGE LA PRESA SU ITA AIRWAYS L'AD SPOHR: "L'ITALIA NOSTRO PRIMO MERCATO"
Uski Audino e Giuliano Balestreri per “la Stampa”
Lufthansa stringe la presa su Ita Airways e accelera la trattativa. L'obiettivo è quello di arrivare alla formalizzazione di un'offerta vincolante entro la fine dell'anno per poi chiudere la privatizzazione a inizio 2023, prima che il vettore nato dalle ceneri di Alitalia bruci tutta la sua cassa e necessiti di una nuova iniezione di capitali freschi.
Obiettivo condiviso dal governo: d'altra parte, dopo l'uscita di scena di Certares e il ritiro di Msc, i tedeschi sono rimasti gli unici soggetti interessati alla compagnia. Di più, il prezzo della compagnia di linea è crollato e continua a scendere. Il 100% del capitale è valutato poco meno di 500 milioni di euro e Lufthansa con 250 milioni di euro può rilevare la maggioranza della compagnia, e attendere la salita a bordo di un partner industriale. In estate, quando i tedeschi si muovevano in cordata con Msc, con la stessa cifra sarebbero arrivati al 20% del capitale.
A confermare l'interesse verso l'Italia e l'impegno nella trattativa sono arrivate dal Ceo del gruppo Lufthansa parole distensive e di apertura: «Non è un segreto che l'Italia sia per noi il mercato più importante. Già adesso facciamo volare più persone dagli Usa verso l'Italia che verso la Germania», ha detto Carsten Spohr in un'intervista al settimanale tedesco Die Zeit. «L'Italia è economicamente forte ed è una meta che attrae turismo.
Questo passo aprirebbe nuove prospettive nel trasporto aereo non sono solo a Lufthansa ma anche a Ita e al Paese Italia», ha continuato il manager tedesco, «ma vale la regola ferrea della finanza: si parla pubblicamente di acquisti e vendite solo quando è arrivato il momento».
Nel rispondere alla domanda sul perché il gruppo con sede a Francoforte si sia intestardito in una trattativa «dove tutto è ancora poco comprensibile» - secondo le parole del giornalista tedesco - Spohr spiega che «dobbiamo e vogliamo diventare ancora più europei».
Per reggere la competizione mondiale, Lufthansa si è trasformata da compagnia di bandiera tedesca a gruppo europeo che comprende 13 vettori. «È solo questa scala di complessità che ci permette di essere tra le prime 5 compagnie del mondo». Essere più europei significa quindi affrontare con più forza la competizione con le grandi compagnie statunitensi, cinesi e dei Paesi del Golfo.
Anche perché «siamo particolarmente preoccupati per le compagnie aeree statali del Medio Oriente e dell'Asia, che ci hanno sottratto ampie quote di traffico, soprattutto sulle rotte verso l'Estremo Oriente», dice il manager di Monaco.
Anche perché in Europa si è vincolati ai regolamenti sullo scambio di emissioni per cui «dobbiamo fare il pieno con i costosi carburanti sintetici. Mentre i nostri competitor non usano ciò che vogliono». E la visita dei manager di Ita al quartier generale di Lufthansa in Germania non fa altro che confermare quanto sia calda la trattativa.
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