COME FINIRÀ LA GUERRA DI PIAZZETTA CUCCIA? – SE DELFIN PRESENTASSE UNA LISTA ALTERNATIVA (CHE SAREBBE VOTATA ANCHE DA CALTAGIRONE) POTREBBE ENTRARE IN CONFLITTO CON GLI IMPEGNI PRESI CON LA BCE. LA BANCA CENTRALE EUROPEA HA CONCESSO A MILLERI DI ARRIVARE A RIDOSSO DEL 20%, MA SOLO CON UNA PARTECIPAZIONE ESCLUSIVAMENTE FINANZIARIA – LE TRATTATIVE CON MILLERI E IL PARADOSSO: PER FAR ENTRARE TUTTI E 5 I CONSIGLIERI DI MINORANZA, SERVIREBBE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA…

-

Condividi questo articolo


ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MEDIOBANCA, È GIÀ SCONTRO SULLA LISTA DELFIN

Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “La Stampa”

 

AZIONARIATO DI MEDIOBANCA AL 19 AGOSTO 2023 AZIONARIATO DI MEDIOBANCA AL 19 AGOSTO 2023

La guerra ad Alberto Nagel e alla lista del cda di Mediobanca potrebbe risultare […] più complessa di quanto molti possano pensare. L'ipotesi al momento più probabile è che Delfin, la holding azionista del colosso EssilorLuxottica, in vista dell'assemblea del 28 ottobre presenti una lista composta da 5 membri, senza proporre un amministratore delegato alternativo a Nagel e quindi con l'intento dichiarato di stare in minoranza. Una lista alternativa a quella cui sta lavorando il board di Piazzetta Cuccia e a quella di Assogestioni che con tutta probabilità verrebbe votata anche da Francesco Gaetano Caltagirone con il suo 5,6%.

 

FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI

Ed è qui che lo scenario si complica. Ci sono infatti alcuni aspetti apparentemente solo tecnici che potrebbero invece rivelarsi fondamentali […]. Una prima considerazione riguarda i voti. Alcuni osservatori considerano come anche la sola scelta di proporre una lista composta da 5 membri confliggerebbe con gli impegni presi con la Bce.

 

Quando la Banca Centrale aveva concesso a Delfin di arrivare a ridosso del 20% di Mediobanca, la holding presieduta da Francesco Milleri si era impegnata a trattare la partecipazione come esclusivamente finanziaria, mentre la presentazione di una lista […] apre a differenti interpretazioni giuridiche.

 

Alberto Nagel Alberto Nagel

Lo statuto di Mediobanca prevede che il 20% dei posti venga assegnato alle minoranze, il che (considerando un board a 15 membri) implica che la seconda lista prenderebbe due consiglieri e la terza, se sopra il 2%, un solo membro.

 

Insomma, per far entrare 5 consiglieri l'unico modo sarebbe conquistare la maggioranza assoluta in assemblea. E così si arriva al punto vero, che riguarda i voti, che per una volta a Piazzetta Cuccia andranno contati e non pesati. È evidente che l'eventuale lista di Delfin servirebbe per mettere pressione sul cda e su Nagel, in primis mostrando quanti voti è in grado di coagulare, ma se questa lista alternativa prendesse addirittura più preferenze delle altre si giungerebbe a un paradosso e si darebbe vita a un board con una folta minoranza, fino a 6 consiglieri. Basterebbe questo per far slittare dallo status di partecipazione finanziaria? Non è così scontato, anche perché la lista Delfin non indicherebbe un ceo e alla fine sarebbe appunto di minoranza.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Non solo, ma il progetto […] nascerebbe proprio dalle ceneri delle fallite interlocuzioni dei mesi scorsi. Il cda e Nagel hanno ritenuto un atto dovuto quello di verificare la disponibilità di tutti gli azionisti […]  a condividere un percorso di sostegno al piano industriale di Mediobanca. Nel corso di questi scambi sarebbero stati offerti due o tre posti all'interno della lista del board, in cambio dell'impegno […] a seppellire l'ascia di guerra. Una proposta che è stata fin da subito considerata irricevibile […] da parte di Delfin e Caltagirone. Nagel stava offrendo […] quello che sostanzialmente i grandi azionisti avrebbero potuto ottenere anche da soli presentando una lista autonoma. E così si è concretizzata l'opzione.

francesco gaetano caltagirone francesco gaetano caltagirone MEDIOBANCA MEDIOBANCA Francesco Saverio Vinci DG Mediobanca Alberto Nagel Ad e Renato Pagliaro Presidente di Mediobanca 0_pr Francesco Saverio Vinci DG Mediobanca Alberto Nagel Ad e Renato Pagliaro Presidente di Mediobanca 0_pr PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL

 

FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?