Andrea Montanari per “MF”
Oltre la soglia del mezzo miliardo di ricavi. Per la prima volta, Google Italia ha sfondato questa barriera: nel 2020 i ricavi della branch locale del colosso Usa si sono attestati a 505,81 milioni con un balzo del 175% rispetto al 2019.
Un upside che fa riferimento principalmente «all'attività di rivenditore svolta nell'arco dell'interno anno corrente», si legge nel documento contabile. Un business avviato formalmente nel novembre di due anni fa, anche in seguito alla riorganizzazione societaria collegata alla definizione del nuovo modello di business che, anno su anno, ha fatto schizzare i costi del 193,76% a 486,2 milioni, con la spese per il personale salite del 41% per il rafforzamento dello staff, arrivato a 365 unità (+97 rispetto al 2019).
fabio vaccarono capo di google italia
Un rinnovamento che è frutto della volontà di Google di dare maggiore trasparenza al business locale anche in seguito alla definizione, avvenuta nella primavera del 2017, della transazione con il Fisco al quale la società guidata dal ceo Fabio Vaccarono ha versato 300 milioni.
Che l'azienda milanese abbia deciso di cambiare marcia e registro lo dimostra il fatto che, se si analizzano i bilanci degli ultimi esercizi, emerge che nel 2014 venivano indicati ricavi per 54,44 milioni, saliti poi a 65,65 milioni nel 2016.
Così adesso analizzando il bilancio emerge che l'azienda, che «continua inoltre a svolgere, per conto del gruppo, le attività di ricerca e sviluppo, marketing e supporto relative ai servizi di web search e pubblicità on-line, forniti dal sito web e dai servizi del motore di ricerca», ha registrato servizi pubblicitari per un ammontare di 434,2 milioni, l'86% dell'intero giro d'affari, sul mercato nazionale.
A questi si sommano i 68,9 milioni incassati per attività fatturate alla consociata irlandese, mentre altri 2,5 milioni sono stati incamerati per attività di r&d svolte a favore della casa madre americana.
Va detto però che il valore del business prodotto in Italia va confrontato con la cifra di 1,4-1,5 miliardi di raccolta pubblicitaria che il mercato locale attribuisce a Google (il dato emerge dalle elaborazioni annue di Nielsen) che è quindi il triplo del fatturato dichiarato ufficialmente.
In termini di margini, la branch locale ha archiviato il 2020 con un mol di 35,84 milioni (+58%) e un utile di 13,77 milioni, in linea con il 2019, che non è stato distribuito al socio Google International Llc. Infine la società ha versato tasse per 5,7 milioni, valore del tutto simile a quello garantito al Fisco nel 2019 e a quello del 2017 quando però i ricavi erano di soli 95 milioni.