Estratto dell’articolo di F.B. per “la Stampa”
una filiale della silicon valley bank
Cosa è successo a Silicon Valley Bank?
Silicon Valley Bank era la banca delle startup che vi avevano depositato oltre 170 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi queste aziende sono entrate in difficoltà e hanno iniziato a ritirare soldi dai loro conti correnti. Dinanzi a un numero crescente di prelievi, Svb ha dovuto attingere alla liquidità investita in titoli a lunga scadenza emessi dal governo americano o da altri debitori affidabili. Problema: il rialzo dei tassi d'interesse ha fatto perdere valore a quei bond che offrivano rendimenti di gran lunga inferiori alle obbligazioni collocate negli ultimi mesi. Se Svb avesse potuto portarli a scadenza, non sarebbe emersa alcuna perdita. La necessità di venderli subito per soddisfare le richieste di prelievo ha invece aperto una voragine da 1,8 miliardi nei bilanci della banca.
[…] Come sono intervenute le autorità Usa?
Il governo americano ha garantito tutti i depositi della banca fallita. Anche la Federal Reserve ha accettato di prestare i fondi necessari ad altri istituti che ne avessero bisogno per onorare le richieste di prelievo dei propri clienti. Il presidente americano, Joe Biden, ha detto che «il sistema bancario è sicuro».
Può accadere anche in Europa?
Le banche europee, ed italiane, non sono così esposte al settore tecnologico e alle start-up. Soprattutto sono sottoposte a una normativa e una vigilanza Bce in genere più stringenti […]
sede della silicon valley bank
I depositi sul conto corrente sono al sicuro?
Fino a 100 mila euro sì. Qualora una banca italiana fallisca, interviene il Fondo Interbancario Italiano di Tutela dei Depositi (Fitd) che avvia un processo di ristrutturazione e garantisce i depositi dei risparmiatori fino a 100 mila euro. Nel caso l'istituto venga considerato sistemico, Banca d'Italia e Bce possono decidere di salvarlo con un intervento pubblico.