Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”
Il reddito reale delle famiglie italiane crolla del 3,5% nell'ultimo trimestre del 2022. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) traccia la mappa delle cicatrici che pandemia prima e inflazione poi hanno provocato nell'economia globale. E fra le maglie nere c'è proprio l'Italia.
Uno scenario che, alla luce delle prossime mosse della Banca centrale europea, chiamata a incrementare ancora il costo del denaro nei mesi estivi, potrebbe intaccare in modo ulteriore le finanze degli italiani.
Il chiaroscuro in cui si muove il Paese è significativo. A evidenziare le difficoltà è l'organizzazione parigina, secondo cui nonostante una crescita moderata nel terzo e quarto trimestre «su base annua il reddito familiare pro capite reale del 2022 è diminuito del 3,8% nell'Ocse, il calo annuo maggiore dall'inizio della serie».
Rilevante è il caso italiano, dove è avvenuta una marcata contrazione. «Il reddito familiare reale è diminuito del 3,5% in Italia poiché l'impennata dei prezzi dell'energia nel quarto trimestre del 2022 ha portato a un'inflazione elevata, minando il reddito familiare se misurato in termini reali», viene sottolineato.
Al contrario, tra le economie del G7 per le quali sono disponibili dati, si rimarca, «il Regno Unito ha registrato il maggiore aumento del reddito familiare reale pro capite nel quarto trimestre del 2022 (1,2%), trainato dalla crescita salariale e dal sostegno del governo al consumo energetico delle famiglie». Anche Canada, Francia e Stati Uniti hanno registrato incrementi del reddito familiare reale pro capite, superiori all'andamento del Pil pro capite, che è cresciuto dello 0,5% negli Stati Uniti e si è contratto in Canada e Francia.
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