Francesco Semprini per “la Stampa”
Volkswagen è pronta a tentare ogni strada per giungere a un accordo con le autorità americane ed evitare di pagare decine di miliardi di dollari nell' ambito della causa legale sullo scandalo emissioni.
Ed è per questo che i vertici del colosso tedesco si sono dati appuntamento negli Stati Uniti in occasione delle grandi convention di settore con il fine di avviare una serie di consultazioni con le autorità Usa e lavorare verso un compromesso su risarcimenti e multe. Herbet Diess, il responsabile del marchio Volkswagen, è già a Las Vegas per il Consumer Electronic Show (Ces) e andrà a Detroit per il Salone dell' Auto.
L' ad Matthias Mueller avrà invece incontri con esponenti dell' amministrazione Obama la prossima settimana.
I vertici della casa tedesca devono fare i conti con una serie di difficoltà. In primis la diffidenza, vista la portata dello scandalo sulla base delle accuse: la casa automobilistica avrebbe installato dispositivi illegali in quasi 600.000 motori diesel per far si che le loro emissioni fossero in linea con gli standard americani.
Un danno di immagine notevole per la società che include marchi come Audi, Porsche e Lamborghini, e nei confronti della quale sono state avviate una serie di cause legali singole o collettivi di operatori e clienti che a vario titolo sono stati danneggiati dai falsi compiuti da Volkswagen.
Infine l' azione legale intentata da Epa e dipartimento di Giustizia a inizio anno potrebbe costare un vero patrimonio.Inizialmente sembrava si trattasse di 20 miliardi di dollari, ma secondo una revisione del caso fatta da Reuters, la cifra potrebbe balzare a 48 miliardi di dollari.
Ecco allora la necessità di trovare un' intesa extragiudiziale, anche se le autorità Usa sono ferme nel pretendere cifre elevate, diversi miliardi di dollari, spiega un funzionario dell' Amministrazione mantenendo l' anonimato.
La società intanto deve fare i conti con la sfiducia del mercato Usa, col calo del 9,1% delle vendite di dicembre. Per riconquistare credibilità Diess si è lanciato davanti alla platea del Ces in quattro minuti di scuse, mentre Mueller, in un' intervista al settimanale tedesco Wirtschaftswoche, ha annunciato che Volkswagen in Usa rilancerà sul diesel: «Non ci sono ragioni per non provare, anche perché senza il diesel sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 ».
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