1 - GERMANIA: PIL A CRESCITA ZERO NEL SECONDO TRIMESTRE 2022
(ANSA) - È in stallo la crescita tedesca: nel secondo trimestre del 2022 il Pil non è cambiato rispetto al trimestre precedente (0,0%). È quello che ha indicato l'istituto di statistica generale Destatis.
2 - «GERMANIA A RISCHIO DI RECESSIONE REALE»
Isabella Bufacchi per “il Sole 24 Ore”
Rischio concreto di recessione e razionamento del gas in Germania e stagflazione nell'area dell'euro: per il presidente dell'Ifo Institut di Monaco Clemens Fuest sono queste le grandi sfide per il governo tedesco e la Bce.
Quanto è serio il rischio di una recessione in Germania, nel caso in cui il gas russo venga ridotto in via permanente da Mosca al 20% delle normali consegne?
A questo livello di fornitura, c'è un forte rischio che il settore industriale sia chiamato ad affrontare un razionamento del gas nel primo o secondo trimestre del 2023. E anche se non vi fossero razionamenti, i prezzi sono così alti che molte aziende ridurranno la produzione in maniera massiccia. Il rischio di recessione è reale.
L'indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche è sceso a quota 88,6 in luglio toccando il livello più basso dal luglio 2020: se lo aspettava? Come interpreta questo calo?
Alla luce del dibattito sul rischio che la Russia non avrebbe ripreso le consegne di gas dopo la manutenzione del gasdotto Nord Stream 1, non sorprende che l'indice Ifo sia sceso.
I dati ci dicono anche che le aziende sono riuscite a portare avanti le loro attività fino ad ora, ma sono preoccupate per i prossimi mesi. I dati non indicano che la recessione è inevitabile, ma che il rischio è in aumento.
Che cosa possono fare le imprese tedesche e il governo tedesco, per evitare una recessione e per uscire rapidamente dalla dipendenza dal gas russo?
È di fondamentale importanza che le imprese e le famiglie sfruttino tutte le opportunità a loro disposizione per risparmiare gas o che le aziende lo sostituiscano il più possibile senza interrompere la produzione.
Allo stesso tempo, il governo dovrebbe impegnarsi per aumentare la fornitura di gas da altre fonti e dovrebbe farlo anche per la fornitura di energia elettrica, dato che i prezzi dell'elettricità sono aumentati drasticamente.
Accelerare l'installazione di terminali di GNL (gas naturale liquefatto), incrementare la produzione nazionale di gas e fermare la chiusura delle centrali nucleari prevista per la fine di quest' anno sono interventi che possono aiutare.
Qual è l'impatto su Europa e Italia del rallentamento della crescita tedesca nel 2022?
Le aziende tedesche fanno parte di un gran numero di catene europee del valore, e sono soprattutto le aziende italiane ad essere particolarmente integrate in questa rete. Per questo motivo un rallentamento dell'economia tedesca si ripercuoterebbe sull'economia europea nel suo complesso.
Che cosa può fare la Bce?
Molto poco. Siamo in un contesto di stagflazione. La Bce deve concentrarsi sulla lotta all'inflazione. Fermare la normalizzazione della politica monetaria non farebbe altro che aumentare le aspettative inflazionistiche. Non avrebbe alcun effetto sulla carenza di gas e di energia.
Aumentare la domanda attraverso l'espansione monetaria ora non farebbe altro che peggiorare la situazione. Allo stesso tempo, però, la Bce dovrà valutare attentamente i dati in arrivo. Se le pressioni sui prezzi dovessero attenuarsi, se la domanda dovesse indebolirsi e le aspettative di inflazione calare, a quel punto un ulteriore inasprimento della politica monetaria potrebbe non essere più giustificato.
I GASDOTTI VERSO L EUROPA CLEMENS FUEST jpeg