giorgia meloni con paolo gentiloni
1. GENTILONI, 'SFIDA PNRR È AVERE FONDI CON POLITICHE PRUDENTI'
(ANSA) - "Credo che sia molto chiaro che in una fase in cui dobbiamo avere politiche di bilancio prudenti, i Paesi, soprattutto quelli ad alto debito, possono associare a politiche di bilancio prudenti questi fondi che consentono spazio per investimenti.
Lì è la sfida per il Pnrr". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni arrivando alla riunione dell'Ecofin a Bruxelles. Parlerà con Giorgetti del Pnrr? gli è stato chiesto: "Non ci mancano le occasioni per discutere con il ministro Giorgetti per quanto riguarda il Pnrr", ha risposto.
paolo gentiloni valdis dombrovskis
2. GENTILONI, 'FIDUCIOSO SU RIFORMA DEL PATTO ENTRO L'ANNO'
(ANSA) - "Non credo che dovremo associare al fatto che si stia votando l'idea che questo possa bloccare la nostra attività. Naturalmente nulla è semplice, le elezioni possono rendere le cose tecnicamente più difficili, ma sono ottimista che potremo raggiungere un accordo alla fine dell'anno". Lo ha detto il commissario europeo all'Economia arrivando all'Ecofin, rispondendo a chi gli chiedeva se tema che le elezioni in Spagna a fine mese possano rallentare la riforma del Patto di stabilità e crescita.
Giancarlo Giorgetti con il presidente dell'eurogruppo Paschal Donohoe
3. GENTILONI, PRONTI A CAMBIARE RIFORMA PATTO, MA RESTI EQUILIBRATA
(ANSA) - Sulla riforma del Patto di stabilità "due cose sono essenziali: la prima è che questo accordo deve venir raggiunto entro fine anno e la seconda è che sia equilibrata. La Commissione ha messo sul tavolo una proposta bilanciata. Naturalmente siamo pronti a sostenere tutti gli sforzi per cambiare, affinare, trasformare in modo sostanziale la proposta, purché venga mantenuto l'equilibrio". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni, arrivando alla riunione del consiglio dei ministri dell'Economia a Bruxelles.
4. L’EUROPA IMPONE LA STRETTA SULLE POLITICHE DI BILANCIO ORA IL NUOVO PATTO DI STABILITÀ
Estratto dell’articolo di GDeF. per “il Giornale”
«Anche se l’incertezza sulle prospettive economiche è diminuita, rimane elevata e i rischi sono ampiamente orientati verso il peggioramento». È quanto indica il documento dell’Eurogruppo approvato dai ministri finanziari sull’orientamento della politica di bilancio nell’area euro per il 2024 […].
[…] La riunione dei ministri finanziari dell’area euro cui ieri ha partecipato il ministro Giorgetti ha […] confermato le indicazioni della vigilia, orientate a una restrizione dei bilanci pubblici a partire dall’anno prossimo.
«Le politiche espansive del 2020-2022 hanno gravato ulteriormente sulle finanze pubbliche: sebbene il risanamento sia già iniziato, sarà necessario affrontare l’effetto dell’inflazione persistente e degli oneri finanziari più elevati per ridurre nel tempo disavanzo e debito», aggiunge il comunicato.
TRAGUARDI, SCADENZE E IMPORTI DEL PNRR
In pratica […] la questione investimenti sarà interamente delegata ai Pnrr nazionali. Una parte importante […] dovrà svolgerla il Patto di Stabilità «riformato», come ha sottolineato il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni. Il Patto, ha detto, «è fondamentale per consentire l’applicazione delle nuove regole in tempo per la preparazione dei bilanci nazionali per il 2025». Per questo motivo è importante «raggiungere un buon accordo entro la fine dell’anno». L’austerity? «Si tratta di garantire che la politica economica continui a lavorare di pari passo con la politica monetaria nel prossimo periodo», ha concluso.
5. NUOVO APPELLO UE ALL'ITALIA "FATE PRESTO CON IL PNRR QUARTA RATA, SERVE TEMPO"
Estratto dell’articolo di Emanuele Bonini per “La Stampa”
Lavorare, facendo le riforme che si rendono necessarie e che sono state concordate, senza perdere altro tempo e senza cercare giustificazioni. Il piano nazionale per la ripresa (Pnrr) va realizzato. Un richiamo valido per tutti, ma sopratutto per l'Italia su cui l'Unione europea torna a fare pressioni.
La terza rata da 19 miliardi, chiesta a dicembre, resta in sospeso, la quarta da 16 miliardi dovrà attendere perché la Commissione vuole studiare attentamente le modifiche proposte dal governo. Nell'attesa, la maggioranza deve andare avanti con i lavori, a ritmi serrati. «In generale, non solo per l'Italia, raccomandiamo di concentrarsi sull'attuazione dei piani ed evitare che le loro modifiche rallentino il resto del lavoro», mette in chiaro Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione.
giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023
Rincara la dose Paolo Gentiloni, commissario per l'Economia: «Non credo che l'aumento dei tassi di interesse complichi l'attuazione del Pnrr». Niente ritardi e niente scuse, dunque. Rimboccarsi le maniche. Esortazioni incrociate, quelle dei due commissari europei, che arrivano in occasione della riunione dell'Eurogruppo, da cui esce, a distanza di poche ore, un terzo richiamo, sottoscritto da tutti i rappresentanti dei Paesi Ue con la moneta unica.
«L'attuazione delle riforme strutturali - recita la nota congiunta -, l'aumento degli investimenti attraverso fonti sia pubbliche che private, il dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri meccanismi dell'Ue rimangono un obiettivo essenziale».
[…] Non è un mistero che […] la strada dell'Italia si è fatta in salita. La dote finanziaria dell'Unione europea da 191,5 miliardi di euro tra sovvenzioni (68,9 miliardi) e prestiti (122,6 miliardi) riconosciuta al Paese, via Recovery Fund, non si riesce a spendere. La terza rata resta in sospeso, e per la quarta bisognerà attendere.
Perché chiedere di cambiare in corso d'opera 10 obiettivi su 27 è tutt'altro che marginale. «Abbiamo ricevuto la richiesta e la valuteremo quanto prima», promette Gentilioni. «Ma trattandosi di una richiesta di modifica sostanziosa, un terzo degli obiettivi, ci prenderemo il tempo necessario».
Di fronte a tempi di attesa che si annunciano lunghi, […] l'esecutivo comunitario non può fare a meno di invitare a mettere in cantiere ciò che si può. Perché, ricorda Dombrovskis, «i tempi per l'attuazione sono piuttosto stretti». Gli oltre 191 miliardi vanno spesi entro il 2026. […]