DECORO URBANO - CAIRO IMPONE LA SVOLTA POP E UNA DRASTICA RIDUZIONE DEI COSTI A RCS - UNA DECINA TRA GIORNALISTI E AMMINISTRATIVI GLI PREPARANO DEI REPORT QUOTIDIANI E SETTIMANALI PER “ILLUMINARLO” SULL’ANDAZZO DEL GRUPPO - A BREVE INCONTRO CON BAZOLI PER DECIDERE IL VERTICE DEL “CORRIERE” (DE BORTOLI DIRETTORE EDITORIALE?)

Condividi questo articolo


Giuseppe Candela per Dagospia

 

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

Non conosce sosta Urbano Cairo e lo hanno capito anche in Rcs. Riunioni, incontri, report, telefonate: tutto è costantemente sotto controllo. Vede con frequenza direttori e giornalisti di punta delle testate, dispensa consigli e suggerimenti. Si deve e si vuole cambiare passo. Svolta pop ma soprattutto riduzione dei costi, per questo motivo il rapporto con l’amministrazione sarebbe ormai “intimo”.

 

L’editore è uno stakanovista che rinuncerebbe anche alle pause e alle vacanze, uno capace di lavorare ventiquattro ore al giorno con lo sguardo sempre rivolto a report e resoconti. Un controllo non solo diretto perché dalle parti del Corriere della sera, dove l’attenzione sarebbe maggiore, gira voce che una decina di persone tra giornalisti interni e amministrativi sarebbero diventati i “confidenti” di Cairo.

urbano cairo ops urbano cairo ops

 

A via Solferino, all’oscuro dei colleghi, realizzerebbero report quotidiani o settimanali rivelatisi utilissimi per Urbano. Le nuove direttive sono chiare, la nuova proprietà vuole anche una maggiore vicinanza tra i quotidiani e le edizioni online, quest’ultima mancherebbe nella redazione di cronaca di Milano e proprio nelle ultime ore voci insistenti vorrebbero in uscita il responsabile Fabio Finazzi.

 

giovanni bazoli giovanni bazoli

Mentre un cambio ai vertici del Corsera è nelle mani di Banca Intesa: nei prossimo giorni è atteso un incontro ravvicinato tra Cairo e il presidente emerito Bazoli (che ha De Bortoli nel cuore), sul fronte settimanali i cambiamenti più importanti arriverebbero per Sette e Io Donna.

 

Il primo diretto dal 2012 da Pier Luigi Vercesi è a un bivio, meno radical più pop. La poltrona in questo caso non sarebbe certa, al suo posto potrebbe arrivare un direttore già presente all’interno del gruppo. Confermata invece Diamante D’Alessio, la ricchissima direttrice di Io Donna non avrebbe però un rapporto “simbiotico” con Cairo che alla vista del settimanale non avrebbe di certo mostrato entusiasmo.

de bortoli de bortoli urbano cairo diego della valle urbano cairo diego della valle

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)