Estratto dell’articolo di Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”
Top manager, azioniste di controllo, imprenditrici, capitane d’azienda. Hanno avuto intuito nel business, hanno disegnato una strategia, guidano imperi, anche dinastici: sono le donne italiane che per queste loro doti si sono rivelate non solo imprenditrici, ma anche tra le più ricche.
A scoprirlo è l’International Women’s Day study di City Index analizzando l’ultima classifica di Forbes, che segna comunque il primato degli Stati Uniti, dove risiede il più alto numero di donne miliardarie, 97, il doppio di quelle cinesi, 42. L’Italia con 19 esponenti viene subito dopo la Germania, 22, ma addirittura prima dell’India, 15.
Al primo posto nel Belpaese con 7,5 miliardi di dollari di patrimonio spicca Massimiliana Landini Aleotti, proprietaria assieme ai figli Lucia e Alberto Giovanni dell’azienda farmaceutica Menarini, cresciuta al rango azienda leader italiana dal defunto marito Alberto Aleotti.
Poco distante segue con 5,6 miliardi la stilista Miuccia Prada, depositaria e continuatrice dello storico marchio di moda tra gli emblemi del Made in Italy, che giovedì presenterà i conti del 2023, dopo un 2022 chiuso con 4,2 miliardi di euro. Dopo il pharma e il fashion, ancora il lusso con Essilorluxottica: a pari merito ecco con 4,5 miliardi Nicoletta Zampillo, seconda e poi quarta moglie del fondatore Leonardo Del Vecchio; e le due figlie di lui, avute dalla prima moglie Paola Nervo, Marisa e Paola.
La prima è responsabile del Museo degli Occhiali di Agordo dove è nata Luxottica nel 1961, la seconda ha scritto vari libri sul museo e sulla storia dell’occhialeria. Staccata da oltre un miliardo c’è la donna che con un maglione giallo regalato al fratello Luciano diede il via alla storia di Benetton group: Giuliana Benetton, sorella anche di Gilberto e Carlo, titolare di beni per 3,3 miliardi, e già socia di maggioranza di uno dei 4 veicoli dietro alla holding di famiglia Edizione.
nicoletta zampillo ai funerali di leonardo del vecchio
Manifattura e beverage City Index in Italia ha scovato anche Susan Carol Holland, una ricchezza di 3,2 miliardi di dollari, che dopo aver iniziato la carriera come logopedista al Policlinico di Milano è arrivata a presiedere Amplifon, il big di apparecchi acustici creato a Milano nel 1950 dal padre Algernon Charles Holland.
Dopo farmaceutica, lusso, moda, hi-tech è la volta di un altro alfiere dell’italianità, la manifattura: a rappresentarla Isabella Seragnoli, filantropa, mecenate nonché riservata presidente e azionista unico di Coesia, multinazionale bolognese che assomma una ventina di aziende di packaging e soluzioni industriali.
LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO
Nelle sue mani anche 3,2 miliardi, al pari di Alessandra Garavoglia, che con il fratello Luca controlla il 54% di Campari, e dove siede nel board. Scorrendo il report i cognomi si ritrovano: è il caso di Marina Prada, sorella di Miuccia, azionista di minoranza con il fratello Alberto della società che controlla la holding titolare del marchio.
O di Sabrina (1,8 miliardi) e Barbara Benetton (1,5 miliardi), figlie di Gilberto e socie di Regia, uno degli altri veicoli con cui la famiglia di Ponzano Veneto controlla Edizione. Prima di loro, però, dall’alto dei suoi 2 miliardi di patrimonio c’è Maria Franca Fissolo, vedova dell’inventore della Nutella, Michele Ferrero, che conobbe lavorando in azienda come segretaria e interprete; oggi è molto attiva ad Alba con iniziative culturali e benefiche attraverso la fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero.
Tra queste donne ve n’è una che sta assumendo un ruolo sempre più rilevante ed è Marina Berlusconi, primogenita dell’ex premier che oggi presiede Mondadori e la cassaforte di famiglia Fininvest da cui discendono anche Mfe- MediaforEurope (di cui è consigliera) e Banca Mediolanum. È verosimile pensare che le sue fortune si aggirino intorno agli 1,9 miliardi. […]
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