Massimo Basile per “la Repubblica”
Dopo Facebook, Instagram e Google, tocca ad Amazon scoprire di essere diventata un bersaglio cinese: l'app più scaricata al mondo, TikTok, sta pianificando di creare negli Stati Uniti una catena di spedizioni alternativa a quella del colosso dell'e-commerce. E per crearla, sta utilizzando un'altra piattaforma americana: Linkedin. Da settimane sul sito californiano di offerte di lavoro è apparso un annuncio del gigante cinese, in cerca di figure legate allo sviluppo commerciale.
«Attraverso i servizi di magazzino - si legge nel messaggio - consegna e servizio di ritorno merci, la nostra missione è aiutare i venditori a migliorare la loro capacità operativa e l'efficienza, in modo da garantire ai clienti un'esperienza soddisfacente e assicurare la crescita rapida e sostenibile di TikTok Shop».
L'obiettivo della filiale americana della piattaforma cinese, che ha sede a Seattle, è dunque di costruire negli Stati Uniti un "sistema internazionale di e-commerce" che si occupi del trasporto merci e della loro restituzione, nel caso il cliente non sia soddisfatto. Al momento non si parla di una linea privata di trasporti tipo Amazon, ma il gigante creato da Jeff Bezos non può dormire più sonni tranquilli.
Il primo passo è offrire un sistema alternativo ai commercianti, ma in futuro potrebbe diventare qualcosa di più. TikTok può garantire qualcosa che a Amazon manca: il gancio di un social network che piace ai giovani, grazie alla possibilità di creare brevi video artistici e divertenti. La formula magica del futuro potrebbe essere ascoltare un video e cliccare per fare ordinazioni online, una sorta di Amazon ma con il social.
Solo che non è Amazon, ma Tik-Tok. Non è americana ma cinese, e vuole diventare leader in casa dei giganti tech. Quella cinese potrebbe essere la piattaforma social di nuova generazione: una rete totale, che accoglie video e offrire acquisti. I social, piaccia o no, hanno accesso sempre più a una serie di dati personali degli utenti, che permettono di personalizzare le offerte. L'ombra cinese non tormenta solo Bezos.
Dopo aver dato una mazzata alla popolarità di Facebook e Instagram, diventando l'app più scaricata al mondo, i cinesi hanno preso di mira anche Google con l'obiettivo di strappare il maggior numero di inserzionisti, elementi vitali per il successo dei conti. E come in un film di mostri mutanti, la piattaforma cinese si sta moltiplicando per portare avanti l'accerchiamento della maggiori app americane.
ByteDance, "genitore" di TikTok, è in trattativa con le etichette mondiali della musica per espandere il servizio di streaming, in aperta competizione con Spotify. L'obiettivo, anche in questo caso, è aggiungere funzioni ai social: integrare il servizio streaming tipo Spotify con TikTok, in modo da sviluppare una piattaforma in grado di diventare sempre più completa per il pubblico degli adolescenti, e non solo: guardi i video musicali e ti abboni nello spazio di qualche secondo.
ByteDance ha già lanciato il servizio in India, Indonesia e Brasile, ma il bersaglio grosso è, anche in questo caso, il mercato americano. Puntando sul boom tra i giovani utenti, TikTok è stata in grado di trasformare in hit globali canzoni come "Heat Waves", il pop psichedelico dei Glass Animals, diventato fenomeno sulla piattaforma due anni dopo l'uscita. Oppure "Old Town Road" di Lil Nas X, nel 2019 canzone più scaricata al mondo con più di un miliardo di streaming.
Un giochino che garantisce una montagna di dollari agli artisti, sempre più attratti dalla potenza TikTok, e un successo planetario alla piattaforma. Entro il 2026 il "social commerce", ibrido tra social network e e-commerce potrebbe arrivare a valere 3 mila miliardi di dollari, rispetto ai 390 del 2021. Una torta per cui TikTok, già dominante in Cina, è pronta a sfidare gli americani in casa loro.