- TIM: ELLIOTT, DEMOCRAZIA SOLO RITARDATA AL 4 MAGGIO
(ANSA) - "E' solo democrazia ritardata, non democrazia negata. Gli azionisti di Tim avranno comunque l'opportunità di esprimere la loro volontà nell'Assemblea straordinaria del 4 maggio". È il commento del fondo Elliott alla decisione del Tribunale di Milano di annullare l'integrazione dell'ordine del giorno dell'assemblea di Tim del 24 aprile e lasciare il rinnovo del cda al 4 maggio.
"Si dovrà aspettare qualche giorno in più (il 4 anziché il 24) ma è prevedibile che l'esito sarà ancor più incisivo" fanno notare fonti informate sui fatti. "Anche il fondo americano avrebbe preferito che la società non venisse trascinata in una querelle legale e lo stesso auspicio era condiviso dai sindaci" aggiungono ma "è comunque un bene che si sia arrivati al voto di rinnovamento che Elliott e il mercato chiedevano per ridurre l'influenza di Vivendi". Lo scontro è solo rimandato.
- TIM: BERNABÈ, CONFLITTI DANNEGGIANO, SERVE COESIONE
(ANSA) - "La conflittualità innescata è potenzialmente produttiva di danni all'ente, la cui struttura richiede coesione, per questo motivo è indispensabile una pronuncia chiarificatrice del tribunale". Lo ha sottolineato Franco Bernabè, vice presidente di Tim, all'udienza camerale che si è tenuta venerdì scorso davanti al giudice civile di Milano Elena Riva Crugnola chiamata a decidere sui ricorsi d'urgenza presentati dalla stessa Tim e da Vivendi. L'intervento in aula è riportato nel provvedimento con cui oggi il giudice ha accolto i due ricorsi.
- TIM: ASSEMBLEA DOMANI CON ORDINE DEL GIORNO FISSATO DA CDA
(ANSA) - L'assemblea degli azionisti di Tim domani si svolgerà come da avviso di convocazione recante l'ordine del giorno definito dal consiglio di amministrazione in data 6 marzo. Resta ferma la convocazione dei soci per il 4 maggio per il rinnovo integrale del Cda. Lo afferma Tim nella nota in cui comunica, da parte sua, che il giudice Elena Riva Crugnola presso il tribunale ordinario di Milano, sezione specializzata in materia di impresa, ha disposto oggi la sospensione dell'efficacia della delibera adottata dal collegio sindacale con l'integrazione dell'ordine del giorno dell'assemblea dei soci convocata per domani.
Conseguentemente, i due argomenti di cui i soci Elliott International Lp, Elliott Associates Lp e The Liverpool Limited hanno richiesto la trattazione (revoca di amministratori e nomina di sei consiglieri in sostituzione dei cessati Arnaud Roy de Puyfontaine, Hervè Philippe, Frédéric Crépin, Giuseppe Recchi, Félicité Herzog e Anna Jones) non saranno discussi, ricorda ancora Tim.
- TIM: GIUDICE, CON PROPOSTA ELLIOTT UN ODG 'IMPOSSIBILE'
(ANSA) - L'agenda dell'assemblea di Tim integrata con la proposta di revoca dei consiglieri francesi come richiesto da Elliott avrebbe dato "corso ad un'assemblea su un odg per così dire 'impossibile' ai sensi statutari e normativi, con tutte le conseguenze in termini di successiva conflittualità" all'interno della società.
Lo spiega nel suo provvedimento il giudice Elena Riva Crugnola. Il giudice non ravvisa "alcuno specifico pregiudizio per la società nel caso di sospensione della delibera (del collegio sindacale che il 27 marzo provveduto alla integrazione dell'odg richiesta da Elliott, ndr), la cui mancata vigenza non pare colpire alcuno snodo vitale dell'ente né comportare conseguenze dannose in termini patrimoniali od organizzativi, data la già avvenuta convocazione di assemblea per la ravvicinata data del 4 maggio" per i rinnovo dell'intero Cda. Per tanto il giudice ha dichiarato la "invalidità della delibera impugnata" ritenendo l'integrazione dell'odg "contraria alle regole legali e convenzionali".