Twitter: un memo di Musk suggerisce che valga meno della meta'
(ANSA) - Twitter vale meno della meta' di quello che Elon Musk ha pagato sei mesi fa, perdendo cosi' oltre 20 miliardi di dollari, secondo i calcoli basati su un memo inviato dal miliardario ai suoi dipendenti e trapelato sui media. Musk suggerisce nel documento che la societa' e' ora valutata meno di 20 miliardi di dollari, contro i 44 da lui pagati per l'acquisto della compagnia lo scorso ottobre.
La forte svalutazione dell'azienda segue la turbolenta acquisizione del magnate.
Diversi grandi inserzionisti hanno lasciato la piattaforma e una delle principali fonti dei fondi per l'operazione, la società di investimento Fidelity, ha svalutato il valore delle sue azioni del 56%. La misura del valore di Twitter si basa sull'offerta da parte di Musk di stock grant, generalmente utilizzate come mezzo per incentivare i dipendenti: si tratta di un'opportunità per acquistare azioni che non possono essere vendute fino a un determinato momento, al contrario delle stock option.
Nyt, parte del codice sorgente di Twitter trapelato online
(ANSA) - Nuova grana per Twitter nell'era di Musk. Parti del codice sorgente della piattaforma, il codice del computer su cui gira il social network, sono trapelate online, secondo un'azione legale intentata da Twitter.
Lo scrive il New York Times, sottolineando che si tratta di una rara e importante esposizione di proprietà intellettuale, in un momento in cui la società fatica a ridurre i problemi tecnici e a risollevarsi dalle debacle commerciali sotto Elon Musk. Venerdì Twitter si è mossa per rimuovere il codice trapelato inviando un avviso di violazione del copyright a GitHub, una piattaforma di collaborazione online per sviluppatori di software dove è stato postato il codice. GitHub ha rispettato la diffida e ha rimosso il codice il giorno stesso.
ELON MUSK TWEET SULLA MORTE DI TWITTER
Non è chiaro da quanto tempo il codice trapelato fosse online, ma sembra che fosse pubblico da almeno diversi mesi, anche se Twitter se ne sarebbe accorta solo recentemente. La compagnia che cinguetta ha anche chiesto al tribunale distrettuale degli Stati Uniti del distretto settentrionale della California di ordinare a GitHub di identificare la persona che ha condiviso il codice e qualsiasi altra persona che lo ha scaricato.
E ha avviato una indagine interna, dove si suppone che chiunque sia stato abbia già lasciato la società lo scorso anno, quando Musk ha lanciato licenziamenti di massa. Una delle preoccupazioni è che il codice, generalmente custodito nella massima segretezza, includa vulnerabilità di sicurezza che potrebbero fornire agli hacker o ad altre parti motivate i mezzi per estrarre i dati degli utenti o mandare in tilt il sito.
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