Estratto dell’articolo di Beniamino Pagliaro per “la Repubblica – Affari & Finanza”
deepfake di elon musk con bikini off
Il pre-giudizio positivo sull’uomo dei razzi, il visionario delle rivoluzioni, l’eroe dell’elettrico, ci aveva forse indotto a pensare un nuovo Twitter con i fuochi d’artificio, l’accelerazione, i nuovi mercati, ma Elon Musk ha iniziato semplicemente facendo ordine, razionalizzando, mettendo a posto i conti, e soprattutto tagliando costi. Il personale considerato in eccesso è stato accompagnato alla porta.
A sei mesi dal suo costoso acquisto, si può dire che in verità Twitter non sia cambiato nei fondamentali. Alcune modifiche di interfaccia e di sostanza sono arrivate, ma almeno in ciò che l’utente può vedere, sono più piccole novità che rivoluzioni. Quando Musk compra Twitter nell’ottobre 2022 la società viene valutata 44 miliardi di dollari. A fine marzo, un’email di Musk inviata ai dipendenti valuta la società attorno ai 20. […]
Poi c’è stato l’impatto con il nuovo proprietario, che ha spaventato a sufficienza gli inserzionisti che già vedevano nel social media uno strumento non primario rispetto all’efficacia di Google, la pervasività di Meta e l’ascesa di TikTok e Amazon. Ora, questa discesa non è ancora finita: i ricavi pubblicitari caleranno del 28% nel 2023 a 2,9 miliardi, secondo Insider Intelligence. Ma l’azienda, garantisce Musk, è più snella e meglio posizionata per muoversi in questo mercato.
Twitter ha oggi 1.500 dipendenti, ne aveva 8 mila in ottobre. Il risultato, come ha spiegato Musk alla Bbc negli scorsi giorni, è che la società è quasi a break even. Il taglio dei costi e il ritorno di «gran parte degli inserzionisti» (parole sue) hanno avuto un peso decisivo. […]
[…] La scommessa futura si chiama X: Musk vorrebbe far diventare Twitter il punto di partenza di una super-app, non lontana dal modello cinese di WeChat, che integra social media, food delivery, trasporti, notizie, pagamenti e messaggistica.
Un documento depositato a inizio aprile in una causa in un tribunale della California ha ufficializzato la nascita della “X Corp.” e possiede il dominio x.com.
Quindi il nome c’è, ora va costruito il resto, e potrebbe non essere opera banale, perché una ipotetica super-app deve affrontare due gravosi problemi. Il primo è la competizione: quasi tutti i player tech provano a espandersi in mercati secondari per sfruttare la loro base utenti e inventare nuovi margini.
La concorrenza di Big Tech non starebbe a guardare, come nemmeno quella degli “specialisti”, quelle app che usiamo per fare una sola cosa, ma che funziona molto bene, da prenotare un viaggio aereo a pagare il conto al ristorante. Il secondo problema è nella dimensione: Twitter è piccola, ha meno di 400 milioni di utenti mensili. […]
ELON MUSK TWEET SULLA MORTE DI TWITTER elon musk ELON MUSK TWITTER MEME SU ELON MUSK E TWITTER