LA FAMIGLIA VITALONI, PROPRIETARIA DEL COLOSSO DELLE PATATINE “SAN CARLO” È IN GUERRA - FUORI GIOCO ALBERTO VITALONI, 88ENNE CAPO DELL’AZIENDA COLPITO DA DUE ICTUS, SI E' APERTO UNO SCONTRO TRA GLI EREDI - LA FIGLIA SUSANNA È ACCUSATA DAI FRATELLI DI SFRUTTARE LE CONDIZIONI DI SALUTE DEL PADRE PER INTESTARSI VILLE E QUOTE SOCIETARIE DAL VALORE DI MILIONI DI EURO - LA DONNA È STATA DENUNCIATA PER MALTRATTAMENTI, SEQUESTRO DI PERSONA, VIOLENZA PRIVATA E CIRCONVENZIONE D’INCAPACE…

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Andrea Galli per www.milano.corriere.it

 

SUSANNA Vitaloni SUSANNA Vitaloni

Chissà se prima o poi, e di tempo in questo straziante scontro interno a una famiglia così ricca e così influente ne rimane assai poco, avremo variazioni di scenario rispetto a elementi forse perfino oggettivi.

 

Del resto il povero Alberto Vitaloni, 88 anni, orgoglio e icona dell’imprenditoria italiana, già alla guida del colosso delle patatine «San Carlo», versa in gravi condizioni fisiche e mentali a causa di due ictus cerebrali ischemici (tra il 2012 e il 2015), uno per emisfero, che gli hanno provocato una demenza vascolare e la compromissione delle competenze cognitive e psichiche —

 

insomma una regressione allo stato di un bimbo –; eppure, premesso il suddetto quadro clinico, l’anziano, vedovo, continuerebbe a operare scelte per milioni e milioni di euro tra intestazioni di immobili, specie in Sardegna, e cessioni di cumuli di quote societarie, nonché a firmare i correlati atti notarili a vantaggio della figlia Susanna, 57 anni, unica donna fra i quattro eredi e a sua volta denunciata dal fratello 61enne Francesco (difeso dall’avvocato Mario Marino) per «maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, violenza privata e circonvenzione d’incapace».

Alberto Vitaloni CON LA FIGLIA SUSANNA Alberto Vitaloni CON LA FIGLIA SUSANNA

 

È lei, Susanna, ad avere in custodia il papà il quale dispone di ridotte prospettive di vita: per l’età, per potenziali recidive di ictus, per il generale compromesso stato di salute. Uno stato che sembrerebbe incompatibile con l’esecuzione di atti patrimoniali, peraltro scoperti in ritardo da Francesco il quale neanche può materialmente vedere il genitore «essendomi impedito».

 

Certo sono di parte ma non risultano affatto minoritari per qualità professionale ed esperienza negli specifici settori, i profili di un criminologo-psicologo e di un luminare del Besta, incaricati dal legale Marino di esaminare il quadro dell’anziano e al termine delle analisi, basate sulla lettura delle cartelle cliniche, coesi nell’evidenziare le pesanti criticità corporali di Alberto Vitaloni. Un uomo che non è più capace di «leggere, scrivere, fare i conti». […]

 

alberto vitaloni alberto vitaloni

Non fosse per questo scontro, con passaggi come il seguente: «I mancati accertamenti clinici di cui è responsabile Susanna sono un fatto storicamente certo, in quanto, ove fossero stati fatti, sarebbero stati certamente prodotti nel radicato procedimento civile per interdizione, a meno che la stessa non abbia in suo possesso certificazioni mediche recenti, attestanti l’incapacità del padre, e che per questo motivo non sono state prodotte nel giudizio».

alberto e susanna vitaloni alberto e susanna vitaloni

 

Sicché ne consegue che «o Susanna ha sottoposto e sottopone a frequenti costanti accertamenti il proprio padre, evitando accuratamente di produrne gli esiti ai fratelli e perfino al Tribunale di Milano, […]».

 

Per onore di cronaca, occorre riferire che i fratelli si erano sfidati anche sull’eredità della mamma. Ma è un’altra storia. Un’altra storia ancora.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?