Estratto da www.tgcom24.mediaset.it
GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI
Estensione della flat tax incrementale ai lavoratori dipendenti con l'obiettivo, dopo la riduzione a tre degli scaglioni Irpef, di arrivare alla flat tax per tutti. E' quanto si legge nelle slide del ddl delega sul fisco. Sul fronte Irpef, per il lavoro dipendente è prevista la semplificazione delle norme sui fringe benefit, mentre per gli autonomi si punta alla riduzione delle ritenute sui compensi se il lavoratore sostiene alti costi per dipendenti o collaboratori e al riconoscimento della neutralità fiscale per le aggregazioni e riorganizzazioni degli studi professionali.
Nella riforma fiscale sono compresi anche progetti di cambiamenti sull'Imposta di valore aggiunto: niente più Iva sui beni di prima necessità, imposta più bassa per altri come carne e pesce, Irpef più leggera per i dipendenti. Le indicazioni arrivano dalla commissione Finanze alla Camera, dove il sottosegretario Sandra Savino ha spiegato, rispondendo a un'interrogazione di Fratelli d'Italia, le linee guida della nuova legge delega, in corso di elaborazione. Il testo arriverà in Consiglio dei ministri la prossima settimana.
Iva, si cambia
LA DISTRIBUZIONE DI REDDITI E IRPEF
Previsto, scrive il "Messaggero", "il riordino della normativa Iva nazionale per garantire il pieno allineamento tra quest'ultima e quella dell'Unione europea", ma anche per "razionalizzare e semplificare la disciplina dell'imposta nell'ottica del miglioramento del rapporto tra il fisco e il contribuente", ha detto Savino.
Carrello della spesa
L'obiettivo principale del riordino Iva sarebbe però piuttosto quello di togliere l'imposta di valore aggiunto su alcuni beni, ipotesi già ventilata dal viceministro all'Economia Maurizio Leo, che aveva aperto a "un meccanismo di esenzione per alcune categorie di beni così come si è già sperimentato per i vaccini contro il Covid". Una sorta di aliquota zero per alcuni prodotti. Il ministero ha preparato simulazioni con Iva zero per i prodotti alimentari oggi al 4 per cento, con riduzione al 5 per altri oggi al 10: un'operazione che costerebbe 4-6 miliardi di euro. L'ipotesi era stata però accantonata mentre è stata tagliata l'Iva su prodotti per la prima infanzia come pannolini e biberon.
[…] Riforma delle aliquote
Oltre alla questione Iva, nel testo della delega è prevista la riforma delle aliquote fiscali, che passeranno da quattro a tre. Il documento non indicherà né il livello delle aliquote né quello degli scaglioni di reddito. Ma le simulazioni individuano due scenari. Il primo con un'aliquota iniziale al 25%, la seconda al 33% e la terza al 43%. Il secondo con un'aliquota al 23%, una al 33% e una al 43%, con un costo di 6 miliardi. L'obiettivo sarebbe quello di dare un grosso aiuto al lavoro dipendente garantendo ai lavoratori buste paga più ricche attraverso la revisione di aliquote e detrazioni. […]