S.Gal. per “la Stampa”
La tedesca Rheinmetall ha formalizzato a Leonardo un'offerta non vincolante per una quota di minoranza in Oto Melara. Lo riferiscono a Reuters due fonti vicine al dossier, secondo le quali con l'offerta, che è stata presentata a fine maggio, Rheinmetall mira a rilevare fino al 49% della società. Stando ad un documento riservato, il gruppo tedesco valuta il 49% di Oto Melara tra 190 e 210 milioni di euro, il che implica una valorizzazione complessiva che può raggiungere quasi 430 milioni.
Il mercato valuta Oto Melara fra 500 e 600 milioni, ma potrebbe arrivare a oltre 900 se otterrà le commesse per il Lynx, il mezzo milirare di punta dei tedeschi. L'invasione russa dell'Ucraina ha evidenziato la necessità di sistemi di combattimento di terra più avanzati e ha spinto i paesi europei a destinare maggiori risorse finanziarie alla difesa. Il governo italiano sarebbe stato informato, ma Rheinmetall deve ancora assicurarsi il sostegno del nostro Paese sull'operazione, per evitare un eventuale veto che Roma può sempre porre di fronte alla cessione di asset industriali ritenuti strategici.
L'Italia peraltro vuole essere inclusa nel progetto franco-tedesco Main Ground Combat System, il cosiddetto "carro armato del futuro" che potrebbe garantire a Leonardo la fornitura dei sistemi elettronici di difesa per i tank più moderni. L'azienda guidata da Alessandro Profumo inoltre sarebbe più propensa ad un accordo con il consorzio Knds, preferendo quindi un patto che includa già Parigi e Berlino sullo scacchiere del polo militare europeo. Il documento dell'offerta tedesca contiene anche la possibilità che in futuro Rheinmetall sarebbe disposta a valutare l'acquisizione di un ulteriore 2% (o più) di Oto Melara, con l'obiettivo quindi di salire addirittura in maggioranza.
A dicembre Leonardo aveva dichiarato di voler vendere Oto Melara, l'azienda spezzina che produce cannoni navali e terrestri, e Wass (polo dei siluri) nell'ambito di una strategia che prevedesse un focus su elicotteri, aerei ed elettronica per la difesa. A marzo l'amministratore delegato di Rheinmetall, Armin Papperger, aveva dato il via alle danze spiegando che il gruppo tedesco sarebbe stato disposto a fare un investimento finanziario in Oto Melara. La soluzione nazionale con Fincantieri diventa invece più complessa: da poco il colosso navalmeccanico ha cambiato management e i piani strategici potrebbero essere diversi rispetto al recente passato.
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