CONTI DELL ITALIA - DEBITO PUBBLICO E PIL
(ANSA) - ROMA, 16 AGO - A giugno il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 27,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.843,1 miliardi. Lo rende noto la Banca d'Italia. "L'incremento - spiega Palazzo Koch - riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (14,2 miliardi, a 41,8), il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (12,3 miliardi), nonché l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,3 miliardi)".
Il debito delle amministrazioni centrali - segnala Banca d'Italia - è aumentato di 30,4 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 2,6 miliardi. Il debito degli enti di previdenza è rimasto invece pressoché invariato. La vita media residua è rimasta stabile a 7,7 anni.
La quota di debito detenuta dalla Banca d'Italia è diminuita al 25,4%, rispetto al 25,8% del mese precedente, mentre a maggio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quelle detenute dai non residenti e dagli altri residenti, principalmente famiglie e imprese non finanziarie, sono rimaste pressoché invariate rispettivamente al 26,5% e al 10,9%. A giugno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 38,2 miliardi, in aumento del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2022. Nel primo semestre del 2023 le entrate tributarie sono state pari a 231,3 miliardi, in aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.