Enea Conti per corriere.it
«Nessuna turbolenza in azienda, andiamo avanti». Le parole sono di Denis Amadori, il nuovo capo del Gruppo dell’azienda fondata dal padre Francesco nel 1969, fresco di nomina dopo le dimissioni dell’ex ceo Francesco Berti. Eppure sul colosso romagnolo del settore avicolo romagnolo arrivano ogni settimana nuove indiscrezioni su una presunta guerra di famiglia.
Il licenziamento della nipote e le altre polemiche sul ruolo delle donne
Dopo la cacciata di Francesca Amadori (nipote del fondatore) che il prossimo 13 dicembre porterà in Tribunale l’azienda per una causa sul licenziamento e dopo le dimissioni di Berti secondo quanto riportato dal Resto del CarlinoPatrizia e Loretta Amadori, figlie di Francesco che fondò l’azienda nel 1969 a San Vittore di Cesena, hanno citato davanti al Tribunale delle imprese di Bologna le società Francesco Spa e Finama Holding, presiedute dai loro fratelli Denis e Flavio. L’oggetto della causa civile dovrebbe essere il riassetto societario del gennaio scorso, che avrebbe concentrato il potere nelle mani degli uomini della famiglia, a discapito delle donne.
Francesco Amadori e la divisione societaria in favore dei figli maschi
In sintesi quando il padre fondatore Francesco lasciò l’azienda, aveva diviso il pacchetto azionario della holding che controlla il gruppo, la Francesco Spa, in quattro quote: il 27% a testa ai figli Denis e Flavio, il 23% a testa alle figlie Patrizia e Loretta, che erano fuori dalla gestione aziendale. I fratelli fecero poi confluire le quote in una nuova società in modo da avere la maggioranza assoluta. Intanto al netto dei contrasti – reali o presunti - l’azienda ha varato un piano di assunzioni da record: 700 nuovi profili da inserire nei vari stabilimenti sparsi per l’Italia dalla Romagna all’Abruzzo forte di un fatturato di 1, 3 miliardi di euro nel 2021 e conta circa 9000 dipendenti.