Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”
A metà gennaio, dopo i rumors su Unicredit pronta a rastrellare azioni Banca Popolare di Sondrio o perfino di Bper, il dominus di Unipol Carlo Cimbri lo disse apertamente: «Senza fare il processo alle intenzioni, faremo le nostre mosse se dovesse servire, e penso saranno sufficienti».
Gli appetiti di Unicredit, con 10 miliardi di capitale libero e in cerca di possibili prede a 360°, mettono a rischio gli accordi di vendita delle polizze bolognesi sulle due reti bancarie che, ribadì Cimbri, hanno «valenza strategica»: tanto che Unipol è primo socio al 20%, sia di Bper che di Sondrio. Cinque settimane dopo, i movimenti nell’azionariato della quarta banca italiana mostrano come il nume di Bper non sia rimasto a guardare. Non è stata Unipol a comprare: essendo a ridosso del 20% in Bper necessiterebbe di un nulla osta Bce per salire ancora.
Ma un nugolo di casse e fondazioni emiliane e toscane, con un 5%. A queste potrebbe aggiungersi Fondazione di Modena, che ha una quota residua inferiore all’1% in Bper, ma potrebbe arrotondarla […] Tutti insieme i nuovi soci insieme avrebbero circa un 5%, che in Borsa costa circa 300 milioni. La funzione è duplice: blindare ulteriormente l’assetto, contro le mire di Unicredit o di altri eventuali scalatori; e consolidare l’azionariato in vista di possibili future fusioni. Non è mistero, infatti, che il polo nato attorno alla Popolare dell’Emilia sia un teorico candidato ad altri dossier, da Mps che il Tesoro deve vendere entro fine anno alla stessa Sondrio, o altre possibili combinazioni.
Con l’ente di Modena potrebbero esserci altre fondazioni emiliane (non però Bologna) e toscane (non Carifirenze). La loro iniziativa potrebbe emergere entro lunedì, quando Fondazione Sardegna renderà nota la lista dei suoi cinque candidati al cda Bper, tra cui l’ex presidente dell’ente sardo e già parlamentare del Pd Antonello Cabras, che il 19 aprile, nell’assemblea che rinnoverà i vertici Bper, dovrebbe diventare presidente al posto di Flavia Mazzarella. Uno dei cinque nomi, infatti, potrebbe essere espresso dai nuovi soci in asse con Unipol e i sardi.
Unipol, dal canto suo, ieri ha diffuso la propria lista per il cda Bper, che nominerà sette membri: i tre confermati Gianni Franco Papa, Elena Beccalli, Maria Elena Cappello, e i quattro nuovi Fabio Cerchiai (presidente di UnipolSai), l’ad del fondo Charme Matteo Cordero di Montezemolo, l’ex ad Zurich Italia Angela Maria Cossellu, l’ex dirigente di Mediobanca Stefano Rangone. Unipol ha confermato che Papa, come ventilato da tempo, sarà indicato «per la guida operativa» al posto dell’ad Piero Montani. Papa ha lavorato quasi 40 anni (proprio) in Unicredit, fino alla direzione generale.