LA GUERRA DI MEDIOBANCA SI TINGE DI GIALLO - IL TITOLO È SALITO DEL 34% IN SEI MESI, DEL 38% DA INIZIO ANNO E ADDIRITTURA DEL 51% NEGLI ULTIMI 12 MESI: CHI HA FATTO SCORTA DI QUOTE, E QUINDI DI VOTI? - PRONTA LA LISTA DEI CINQUE CANDIDATI CONSIGLIERI CHE LA DELFIN PROPORRÀ ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI IL 28 OTTOBRE, IN ALTERNATIVA ALLA “LISTA DEL CDA” ISPIRATA DALL’AD ALBERTO NAGEL – I 5 CANDIDATI SAREBBERO COSÌ SUDDIVISI: CRISTINA SCOCCHIA E JEAN-LUC BIAMONTI PER DELFIN, MASSIMO LAPUCCI E SANDRO PANIZZA PER CALTA, E SABRINA PUCCI IN MEZZO….

-

Condividi questo articolo


LISTA DELFIN-CALTA

Estratto dell’articolo di Osvaldo De Paolini per “il Giornale”

milleri nagel caltagirone milleri nagel caltagirone

 

Pronta la lista dei cinque candidati consiglieri che Delfin proporrà all’assemblea dei soci Mediobanca convocata il 28 ottobre per il rinnovo del vertice. La lista è concepita in alternativa alla cosiddetta «lista del cda», a sua volta espressa dall’attuale management e ispirata dall’ad Alberto Nagel.

 

Questa mattina il vertice della finanziaria degli eredi Vecchio, maggiore azionista di Mediobanca con il 19,8%, si riunirà sotto la guida di Francesco Milleri per ufficializzare i nomi da inviare agli uffici di Piazzetta Cuccia.

 

cristina scocchia cristina scocchia

Per quanto riguarda il cda si tratta di Cristina Scocchia (amministratore delegato di Illycaffè e consigliera di Essilux), Sabrina Pucci (professore ordinario presso Roma Tre ed ex consigliera delle Generali), Sandro Panizza (ex manager delle Generali), Jean-Luc Biamonti (presidente di Covivio, la società immobiliare del gruppo Del Vecchio) e un quinto nome sul quale si sarebbe andati alla stretta finale nella serata di ieri: nel pomeriggio è sembrata verosimile l’indicazione di Massimo Lapucci, segretario generale della Fondazione Crt e amministratore delegato delle Ogr Torino.

massimo lapucci giovanni quaglia massimo lapucci giovanni quaglia

 

….. più si avvicina il 28 ottobre e più si intensificano le manovre, più o meno trasparenti, per far prevalere l’una o l’altra lista. Oltre al tentativo di accreditare le Poste di un interesse «schierato» a partecipare alla sfida in virtù della dell’1% di Mediobanca che la controllata Poste Vita detiene (ma si tratta di puro investimento, tanto è vero che non parteciperà al voto in assemblea), si segnalano numerosi passaggi di pacchetti azionari «in prestito» pronti a votare la lista del cda.

………………………….

 

SABRINA PUCCI SABRINA PUCCI

 

CHI HA FATTO SCORTE DI AZIONI MEDIOBANCA?

Manuel Follis per “La Stampa” - Estratto

 

Delfin conta sul suo 20% e sull'appoggio, sostanzialmente scontato, del 10% di Caltagirone. Oltre questo 30% è presumibile che qualche altro azionista sceglierà di votare la seconda lista, probabilmente per dare un segnale al cda. Romano Minozzi ad esempio ha annunciato di possedere lo 0,7%, quota che non voterà la lista di Nagel nonostante faccia parte del patto di consultazione di Piazzetta Cuccia.

 

La lista Delfin potrebbe quindi spingersi fino al 33%, ma in caso di affluenza al 70% resterebbe un altro 37% da conquistare. Assogestioni però per poter inserire un suo candidato dovrà superare la soglia del 2%. Resterebbe quindi un 35% a disposizione. Per questo nelle ultime ore sempre più osservatori si stanno concentrando sulle scelte di Unipol (1,9%) e della Edizione dei Benetton (2%).

Sandro Panizza Sandro Panizza

 

Un'eventuale astensione di entrambi, che a ieri non si poteva escludere e anzi qualcuno considerava probabile, manderebbe la lista del cda in minoranza, al di là del voto espresso dai fondi internazionali e dal retail presente in assise, probabilmente favorevoli a Nagel.

 

Certo, in caso di affluenza maggiore i conti potrebbero cambiare. È evidente che qualcuno negli ultimi mesi ha fatto scorta di quote, e quindi di voti. Il titolo Mediobanca è salito del 34% in sei mesi, del 38% da inizio anno e addirittura del 51% negli ultimi 12 mesi, un segnale evidente di acquisti. Resta da capire da parte di chi.

Jean-Luc Biamonti Jean-Luc Biamonti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?