F.Gor. per “la Stampa”
A fronte di uno choc di tale magnitudo come quello energetico, sarebbe meglio che chi guadagna di più dia una mano ai più indigenti. La proposta non arriva da una Ong, ma dal capo economista della Banca centrale europea, Philip Lane. Misure straordinarie per tempi straordinari. Parlando con il quotidiano austriaco Der Standard, Lane ha rimarcato che chi può permettersi aliquote più elevate, dovrebbe contribuire ad alleviare le sofferenze delle famiglie intrappolate dal caro-energia.
Una proposta che ricorda quelle proposte da Christine Lagarde quando era al vertice del Fondo monetario internazionale. Ora, tra extra-profitti per le società energetiche e contributi di solidarietà dalle fasce più ricche della popolazione, potrebbe diventare realtà. Di certo, il supporto della Bce a una iniziativa così estrema è significativo.
«La grande domanda è se una parte di questo supporto (alle fasce più deboli e più esposte ai rincari, ndr) non possa essere finanziata attraverso aumenti della tassazione per i più ricchi», che siano «i percettori di redditi più elevati o le società che continuano ad avere alti profitti nonostante lo choc energetico». Una soluzione, sostiene Lane, che «sarebbe meno inflazionistica rispetto all'ipotesi di allargare i deficit» per finanziare gli aiuti, rimarca l'economista. Un monito anche per chi, anche in Italia, vuole scostamenti di bilancio.