ITA, CHE WURSTELONE! – IL QUOTIDIANO TEDESCO “HANDELSBLATT” ESPRIME DUBBI SULL’ACQUISIZIONE DELL'EX ALITALIA DA PARTE DI LUFTHANSA: “È RISCHIOSA. QUANTO SONO AFFIDABILI LE PROMESSE DI UN GOVERNO CHE PERSEGUE POLITICHE NAZIONALISTE? COSA ACCADREBBE SE L’ALLEANZA SI SFALDASSE? IN ITALIA NON C’È NULLA DI SICURO” – PIÙ CHE A UNA VENDITA, L’OPERAZIONE SOMIGLIA A UN REGALO: LA COMPAGNIA TEDESCA SI PRENDE SUBITO IL 40% CON 250-300 MILIONI, E SALIRÀ AL 100% SOLO IN CASO DI RISANAMENTO. I SOLDI NON ANDRANNO ALLO STATO, MA NELLE CASSE DELLA COMPAGNIA ATTRAVERSO UN AUMENTO DI CAPITALE

-

Condividi questo articolo


1. LUFTHANSA IN ITA? DUBBI DI HANDELSBLATT

G. Pog. per “il Sole 24 Ore”

CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA

 

All’indomani della lettera d’intenti di Lufthansa, dalla Germania arrivano dubbi sull’ingresso fino al 40% in Ita Airways. A farsi portavoce dei timori è «Handelsblatt», secondo cui «per quanto giusta, la decisione di Lufthansa è anche rischiosa». Il quotidiano economico tedesco rilancia vecchi pregiudizi chiedendo «quanto sono affidabili le promesse di un governo che persegue politiche nazionaliste? Cosa accadrebbe se l’alleanza si sfaldasse di nuovo, come è accaduto spesso nel Paese? In Italia non c’è nulla di sicuro».

 

Lufthansa deve «iniziare rapidamente a ristrutturare Ita affinché l’acquisizione possa autofinanziarsi», si aspettano «tagli dolorosi che potrebbero provocare agitazioni dei sindacati», in «caso di dubbio il Gruppo deve essere pronto a ritirarsi nuovamente dall’Italia».  Anche Daniel Kassa Mbuambi, presidente dell’Organizzazione indipendente degli assistenti di volo, Ufo, teme «spese esorbitanti per i prossimi anni» dall’acquisizione di Ita.

ARTICOLO DI HANDELSBLATT SULL OPERAZIONE ITA - LUFTHANSA ARTICOLO DI HANDELSBLATT SULL OPERAZIONE ITA - LUFTHANSA

 

2. MA QUALE VENDITA: ITA È UN MAXI-REGALO AL SOCIO LUFTHANSA

Estratto dell’articolo di Giulio Da Silva per “il Fatto quotidiano”

 

[…] Il primo vettore europeo non vuol lasciarsi scappare un’occasione d’oro che insegue da almeno 15 anni, mettere le mani sul secondo mercato del trasporto aereo per Lufthansa fuori dalla Germania dopo gli Stati Uniti. Sul tavolo di Giorgetti c’è una lettera d’intenti, non vincolante, presentata da Spohr.

 

ANTONINO TURICCHI 2 ANTONINO TURICCHI 2

In una prima fase la società di Francoforte punta a una quota azionaria di minoranza, il 40%; solo in seguito, se Ita verrà risanata, i tedeschi faranno il passo fino al 100% del capitale.

 

[…] Per il 40% di Ita Lufthansa è disposta a pagare 250-300 milioni. Il prezzo finale sarà fissato quando si firmerà il closing, cioè l’accordo definitivo e ci sarà l’aggiustamento. I soldi di Lufthansa non andranno però al ministero dell’Economia, azionista unico di Ita, ma attraverso un aumento di capitale riservato entrerebbero nelle casse della compagnia, per rafforzarla a livello patrimoniale.

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Come se Lufthansa mettesse fino a 300 milioni dentro un salvadanaio, del quale possiederebbe il 40% e le chiavi per aprirlo, perché i tedeschi vogliono avere subito voce nella gestione. È come se avessero detto al governo: non ci fidiamo di voi, solo noi sappiamo come si può risanare Ita. Visti i risultati del passato, sarebbe difficile dar loro torto. Nel fare i conti però bisogna considerare quale sarebbe il guadagno per il Mef.

 

AEREO ITA AIRWAYS LINATE AEREO ITA AIRWAYS LINATE

[…] Il piano dei tedeschi prevede che anche le somme successive per arrivare al 100% sarebbero iniettate nell’azienda con un aumento di capitale. L’importo non è stabilito. Ma poiché Ita avrà ancora altre perdite nel 2023 è prevedibile che il valore del patrimonio netto scenderà. […]

ita airways ita airways ita airways 7 ita airways 7 ita airways 9 ita airways 9 ita airways 2 ita airways 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…