Estratto dell'articolo di Francesco Bertolino per www.lastampa.it
I testimonial sono un'arma a doppio taglio per i grandi marchi. […] È il caso di Adidas e Kanye West. L'azienda di abbigliamento tedesca aveva avviato una collaborazione con il rapper e stilista americano. Ne erano nate le scarpe Yeezy, capaci di generare vendite per oltre un miliardo di euro, circa il 7% del giro d'affari complessivo del gruppo.
A ottobre 2022 le posizioni antisemite di West hanno però spinto Adidas a rescindere il contratto con l'artista. […] Adidas ha avvertito che nel 2023 potrebbe registrare la prima perdita in 31 anni, al momento stimata al massimo in 700 milioni.
Il divorzio da Kanye West ha infatti cancellato 600 milioni di ricavi nel quarto trimestre del 2022 e, secondo gli analisti, potrebbe ridurre di 1,3 miliardi il fatturato di Adidas nel 2023. Il rapper ha poi lasciato nel magazzino del colosso tedesco un mucchio di Yeezy. Il ceo, Björn Gulden, sta ancora valutando che farne.
Bruciarle avrebbe un impatto ambientale significativo, ha detto il manager ex Puma. Donarle potrebbe scatenare una corsa all'accaparramento perché sul mercato secondario le quotazioni delle Yeezy sono in ascesa (da 260 a 360 dollari in quattro mesi).
L'opzione più probabile è che Adidas doni in beneficenza il ricavato dalla vendita delle migliaia di scarpe griffate da Ye rimaste in stock. In ogni caso, lo smaltimento delle Yeezy causerà alla società una perdita stimata in 500 milioni di dollari.
Al flop Yeezy si sommano le difficoltà di Adidas in Cina, a lungo mercato trainante e oggi invece sempre più stagnante. Di conseguenza, l'azienda tedesca ha deciso di tagliare del 70% il dividendo, che passerà dai 3,3 euro staccati nel 2002 ai 70 centesimi proposti dal cda per il 2023. Inutile dire che gli azionisti non hanno gradito: le azioni Adidas trattano in rosso del 2%.