Leonard Berberi per www.corriere.it
L’autunno caldo dei cieli italiani riparte con un nuovo sciopero che riguarda due delle principali compagnie low cost del Paese. Sabato 1° ottobre Filt-Cgil e Uiltrasporti annunciato attraverso una nota che «si fermeranno i piloti e gli assistenti di volo delle compagnie aeree Ryanair e Vueling». «Gli scioperi saranno rispettivamente di 24 ore per Ryanair e di 4 ore, dalle 13 alle 17, per Vueling», proseguono le sigle sindacali. Terminerebbe così quel periodo di «tregua» che è iniziato a fine luglio.
I numeri
Secondo l’analisi del Corriere sulla base dei dati forniti dalla piattaforma specializzata Airline Data Inc per quel giorno Ryanair prevede 619 partenze — nazionali e internazionali — dall’Italia, mentre nelle quattro ore per Vueling se ne contano una decina. Le due agitazioni mettono così in forse i viaggi di oltre 100 mila persone (ecco come proteggersi), al netto degli interventi di «mitigazione» che spesso mettono in campo le compagnie per ridurre i disagi.
Il fronte in Ryanair
«Dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno e 17 luglio non è ancora stato aperto un confronto sulle reali problematiche che ormai da mesi affliggono il personale navigante Ryanair, Malta Air e CrewLink», spiegano nel comunicato le due organizzazioni sindacali.
Malta Air è una delle aviolinee del gruppo Ryanair e opera principalmente sull’Italia, CrewLink invece è la società esterna che recluta il personale per conto della low cost europea. «I lavoratori italiani continuano a rivendicare contratti che garantiscano condizioni di lavoro dignitose — sostengono i sindacati — e stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro Paese».
Gli esuberi di Vueling
Oltre 24 ore di stop per Ryanair «la mobilitazione del 1° ottobre riguarderà anche piloti e assistenti di volo di Vueling, compagnia del gruppo Iag», holding che include anche British Airways, Iberia, Aer Lingus. «Dopo un’estate in cui il personale navigante ha volato al limite delle ore consentite — denunciano Filt-Cgil e Uiltrasporti —, i lavoratori hanno appreso dell’apertura di una procedura che prevede 17 esuberi tra i circa 120 assistenti di volo nella base di Roma Fiumicino».
Per questo le sigle chiedono «un confronto per evitare i licenziamenti» e, allo stesso tempo, «affrontare con urgenza questioni non più differibili come il rispetto della normativa a tutela di maternità a paternità, ad esempio l’esonero del lavoro notturno per le madri con figli piccoli».
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