Estratto dell’articolo di Francesco Bertolino per www.corriere.it
Vivendi si asterrà dal voto per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Tim nell’assemblea degli azionisti […]. […]
Dopo la decisione di Vivendi di astenersi […], la conferma del ceo Pietro Labriola — che guida la lista del board uscente insieme ad Alberta Figari candidata presidente — è quindi più vicina. Già poteva contare sul sostegno di Cdp (9,9%), di Assogestioni, di Asati (piccoli azionisti) e di importanti fondi internazionali tra cui BlackRock, Amundi, Norges Bank e Vanguard.
[…] Ora, con il 23,7% di Vivendi che non sarà tra i votanti, la vittoria in assemblea appare scontata. La lista alternativa di Merlyn Capital secondo fonti di mercato sarebbe arrivata al 5% attraverso la sollecitazione delle deleghe di voto, mentre non si conoscono i numeri di Bluebell che ha presentato la terza rosa di candidati.
Pur apprezzandone «il lodevole impegno», Vivendi ha deciso di non supportare le loro liste, non volendo «essere associata alle decisioni relative alle nomine» dei vertici di Tim. Un ulteriore segnale di disimpegno dalle sorti industriale dell’azienda, ormai considerata una mera partecipazione finanziaria. […]
Che sia di tre o di sei membri, espressione di Merlyn o di Bluebell, il fronte della minoranza nel board sarà probabilmente battagliero nei confronti del ceo Labriola e del suo piano per Tim dopo la vendita della rete a Kkr.
L’operazione è stata da poco notificata alla Commissione Ue che ha fissato come termine indicativo per completare l’istruttoria il 30 maggio. Se non vi saranno obiezioni da parte dell’Antitrust europeo, dunque, la cessione si chiuderà entro l’estate […]. Vivendi porterà comunque avanti il ricorso giudiziario contro la delibera con cui a novembre il cda ha approvato la cessione dell’infrastruttura al fondo americano.
vincent bollore pietro labriola a Italian Tech Week PIETRO LABRIOLA 39 vincent bollore CINQUE ANNI IN BORSA DI TIM ARNAUD DE PUYFONTAINE