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Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”
Le stime della Nadef rappresentano «un significativo allentamento della politica di bilancio rispetto agli obiettivi precedenti» del governo italiano. Fitch boccia, in modo netto, i conti pubblici del governo Meloni. E l'impressione generale è che si stia preparando a un'azione di rating nei confronti dell'Italia. Il prossimo 10 novembre è chiamata a dare il proprio giudizio.
IL RIGORE - VIGNETTA BY GIANNELLI
L'opinione dominante […] è che possa arrivare un declassamento dell'outlook, da stabile a negativo. La disapprovazione di Fitch è marcata, così come la risposta del ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti: «Le agenzie di rating fanno il loro mestiere e le rispetto, quando leggeranno la legge di Bilancio, capiranno».
Il mese più lungo per il rating italiano è iniziato nel peggiore dei modi. L'indicazione di Fitch è che la prossima Finanziaria dell'Italia non sarà sostanziata dai fatti. «Le nostre previsioni aggiornate sul deficit pari al 5,2% del Pil nel 2023 e al 4,2% nel 2024 sono ormai vicine ai nuovi obiettivi del governo dopo le nostre revisioni di maggio», spiegano gli analisti della società di rating.
IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO
Nello specifico, Fitch prevede un calo più contenuto del debito che […] in rapporto con il Pil scenderà di 1,3 punti percentuali al 140,3% quest'anno, meno rispetto ai 2,2 punti percentuali stimati a maggio. Di contro, il debito si stabilizzerà al 140% del Pil nel 2025. Un programma considerato "ambizioso".
[…] A peggiorare la situazione, inoltre, c'è un altro aspetto. Questo governo «deve affrontare una notevole pressione politica affinché mantenga maggiormente i suoi impegni elettorali, il che pesa sulle prospettive di un maggiore consolidamento e riforma per ridurre i rischi fiscali». Da un lato, c'è il rischio che «continui ad aumentare il costo del servizio del debito». Ben oltre i 100 miliardi di euro l'anno. Dall'altro, c'è il timore che il Superbonus vada a impattare contro le regole fiscali dell'Ue, secondo Fitch.
[…] Rapporto che arriva a pochi giorni dal dialogo tra Giorgetti e le controparti sul rating. Il primo atto sarà il 20 ottobre, quando S&P dovrà confermare l'attuale giudizio, per poi continuare il 23 ottobre con Dbrs, 10 novembre con Fitch e concludere il 17 del mese prossimo con Moody's. Se per le prime tre si prevede un cambio dell'outlook in peggio, per Moody's non si può escludere un declassamento del rating. Situazione che potrebbe deteriorare la percezione del Paese verso gli investitori istituzionali, già nervosi da tempo. A testimonianza di ciò, c'è un altro indizio di stress. Ieri il Tesoro ha collocato 6 miliardi di euro di Bot a 12 mesi con un rendimento pari al 3,942%, in rialzo di 7 centesimi rispetto alla precedente emissione. Ma, soprattutto, al tasso più alto del giugno 2012. Non un segnale positivo per Roma.