Leonard Berberi per www.corriere.it
La carenza di assistenti di volo e una ripresa dei viaggi più veloce del previsto spinge easyJet a togliere da una parte dei suoi aerei l’ultima fila di sedili, sei posti in tutto, così da dover impiegare un dipendente in meno a bordo e per non cancellare i voli. La conferma, dopo alcuni giorni di indiscrezioni, arriva da un messaggio interno rivelato da quotidiano inglese The Telegraph e confermato al Corriere da fonti aziendali e dalla lettura della comunicazione stessa. «La fila 26 verrà rimossa», si legge.
La lettera
Nella comunicazione quella che è una delle principali compagnie d’Europa spiega che per andare incontro all’insufficiente numero di assistenti di volo toglierà dagli Airbus A319 «registrati nel Regno Unito» i sei sedili in fondo. I posti in vendita così passeranno da 156 a 150 e di conseguenza il personale richiesto secondo le normative sulla sicurezza aerea potrà scendere da 4 a 3, dal momento che la richiesta è di un assistente di volo ogni cinquanta passeggeri. Secondo i database specializzati 55 dei 92 A319 di easyJet sono registrati nel Regno Unito.
L’aviolinea
«Quest’estate useremo gli Airbus A319 delle nostra flotta basata nel Regno Unito con un massimo di 150 passeggeri e 3 cabin crew in cabina, in linea con la normativa dell’Autorità dell’aviazione civile britannica (Caa)», chiarisce al Corriere un portavoce di easyJet. «Si tratta di un modo efficiente di operare la nostra flotta e di aumentare il livello di resilienza e flessibilità delle nostre operazioni durante la stagione estiva, dove ci aspettiamo di volare ai livelli del 2019».
I numeri
La riduzione, secondo la lettera, entrerà in vigore il 26 maggio per concludersi alla fine di ottobre. In questo periodo di tempo, stando ai dati forniti al Corriere da Airline Data Inc, easyJet ha programmato circa 88 mila voli con gli A319 per un’offerta di quasi 14 milioni di sedili. L’eliminazione dell’ultima fila ridurrebbe nel complesso di 521 mila i posti a disposizione su questo modello di velivolo. Ma se si restringe l’impatto soltanto ai voli in partenza dal Regno Unito con gli A319 allora il numero scende a circa 37 mila voli e un taglio di poco più di 220 mila posti, meno dello 0,6% sul totale del gruppo easyJet
Le regole
Per poter ottenere l’autorizzazione a operare voli con tre assistenti di volo easyJet dovrà rimuovere fisicamente l’ultima fila dal momento che, almeno nel Regno Unito, il via libera viene dato sulla base dei posti installati (che sono un numero fisso) e non dei viaggiatori (che variano a seconda del volo e della giornata). Alcune foto fatte circolare sui social media mostrano che l’eliminazione è stata già effettuata su alcuni degli A319.
Gli aeroporti coinvolti
Secondo l’analisi del Corriere sulla programmazione caricata nei database specializzati gli aeroporti di easyJet che saranno maggiormente impattati da questa novità saranno quella di Londra Gatwick (quasi 16 mila voli in partenza), poi Londra Luton (circa 4.700). Non è ancora chiaro se questa riduzione di posti avrà un impatto sulla tariffa media.
I ritardi burocratici
Da diverse settimane nel Regno Unito compagnie aeree e aeroporti lamentano una carenza di personale anche per le lungaggini burocratiche. L’ad di easyJet, Johan Lundgren, che detto di recente che circa 150 persone aspettano soltanto di ottenere il nulla osta sicurezza per poter iniziare a lavorare come assistenti di volo. Senza questo via libera — necessario per evitare che il nuovo dipendente sia legato in qualche modo a organizzazioni terroristiche o possa rappresentare un pericolo — non si può salire a bordo.