Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
Francesi e tedeschi stringono un patto per creare campioni nazionali della Tv che ucciderebbe sul nascere il progetto di una tv paneuropea coltivate dall’italiana Mediaset. È questo, in estrema sintesi, il senso dell’annuncio di giovedì scorso di trattative in esclusiva tra i due principali canali televisivi francesi, Tf1 e M6, di proprietà delle famiglie Bouygues e Bertelsmann. Della possibile fusione si parlava da tempo ma il fatto che sarebbe andata incontro a problemi antitrust, dovendo concentrare il 70% del mercato pubblicitario della Tv, ne aveva frenato gli entusiasmi.
Queste considerazioni hanno fatto propendere Angela Merkel e Emmanuel Macron a benedire la fusione Tf1-M6 con l’idea che successivamente possa avvenire lo stesso in Germania con Rtl (gruppo Bertelsmann) che potrebbe andare alla conquista di Prosiebensat, il suo principale concorrente.
(…) L’appoggio (...) è arrivato anche in funzione del fatto che a settembre si svolgono le elezioni politiche in Germania e tra un anno quelle in Francia, e un polo Tv a trazione centrista e governativa potrebbe far molto comodo a entrambi i partiti che reggono le attuali coalizioni.
piersilvio berlusconi e fedele confalonieri
Sarebbe invece stato impossibile vendere M6 alla Vivendi di Vincent Bolloré che con la sua Cnews sta facendo propaganda a favore di Marie Le Pen, così come sarebbe stato troppo smaccato per Macron se il secondo canale tv fosse finito nelle mani dei suoi amici Xavier Niel e Bernard Arnault.
Favorire l’outsider Mediaset, invece, avrebbe significato sostenere quel progetto di Tv paneuropea che Pier Silvio Berlusconi, primo fra tutti, da almeno tre anni ritiene prioritario ma che non ha mai realizzato perché invischiato dal 2016 nella palude legale di Vivendi. (...)
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