MILLERI PREPARA LA SQUADRA PER DARE L'ASSALTO A MEDIOBANCA – DOPO CHE IL CDA DI PIAZZETTA CUCCIA HA SVELATO I 15 CANDIDATI PER IL NUOVO CDA, DELFIN METTE A PUNTO LA SUA LISTA DI MINORANZA DA 5 POSTI, TUTTI INDIPENDENTI – PERDONO QUOTA VITTORIO GRILLI (JP MORGAN) E  FLAVIO VALERI (LAZARD ITALIA) A CAUSA DEI POSSIBILI CONFLITTI D'INTERESSE – IN CORSA L'ECONOMISTA SABRINA PUCCI, GIÀ IN GENERALI, E IL MANAGER SANDRO PANIZZA, COMMISSARIO DI EUROVITA

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Francesco Spini per “La Stampa”

 

FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI

Si vanno formando gli schieramenti in campo in vista della grande battaglia (tutta finanziaria) d'autunno che avrà al centro il prossimo assetto del consiglio di Mediobanca. Dopo che l'attuale cda due giorni fa ha svelato la lista dei suoi quindici candidati che possono ambire però a un massimo di 12 posti (contando che 3 andranno alle minoranze), sale l'attesa per le mosse di Delfin.

 

La finanziaria della famiglia Del Vecchio sta infatti lavorando alla presentazione di una lista di minoranza da 5 posti. Sarà composta da soli candidati indipendenti, scelti tra personalità di alto profilo. Tra i nomi fin qui circolati perdono peso i «banchieri», come l'ex ministro dell'Economia e attuale chairman Cib Emea di Jp Morgan, Vittorio Grilli, e del presidente di Lazard Italia, Flavio Valeri.

 

VITTORIO GRILLI VITTORIO GRILLI

A contrastare un loro possibile ingresso ci sarebbe tra l'altro l'ostacolo ricordato nelle indicazioni quali-quantitative formulate dal consiglio uscente sulla composizione del futuro cda. In particolare si «raccomanda» che il candidato «non si trovi in una delle situazioni» di conflitto di interessi previste dal codice civile quali essere «socio illimitatamente responsabile o amministratore o direttore generale in società concorrenti con Mediobanca» ovvero «esercitare, per conto proprio o di terzi, attività in concorrenza con quelle esercitate da Mediobanca». Tanto Jp Morgan quanto Lazard sono concorrenti di Piazzetta Cuccia e si porrebbe la questione di una scelta tra le poltrone.

 

FLAVIO VALERI FLAVIO VALERI

Ricorrono poi altre ipotesi. Una riguarda Sabrina Pucci, docente di economia aziendale a Roma Tre, già vista nello scorso consiglio delle Generali da cui, a inizio 2022, si era dimessa subito dopo Francesco Gaetano Caltagirone e Romolo Bardin (ad di Delfin), ai tempi in rotta di collisione con il cda triestino. E c'è quella di Sandro Panizza, ex manager delle Generali, oggi commissario straordinario di Eurovita.

 

[...]

 

C'è però un'incognita che aleggia su Delfin e sono i dissapori sull'eredità di Leonardo Del Vecchio su cui non si è ancora trovato un accordo e che, secondo indiscrezioni riportate da Repubblica, stanno agitando la finanziaria dove i soci non trovano unità di vedute nemmeno sul dividendo.

 

FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK

Al momento, a quanto risulta, i problemi nella holding non dovrebbero avere ripercussioni sulle mosse in Mediobanca, che hanno visto compatto il cda sebbene i figli di Del Vecchio, secondo le ricostruzioni, non ne sarebbero stati preventivamente informati. […]

FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI milleri nagel caltagirone milleri nagel caltagirone

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?