Andrea Giacobino per "Affari & Finanza - la Repubblica"
L'ex titolare della Candy entra nella società di private equity, che ha rinviato il lancio del primo fondo. E intanto risistema le attività nel mattone L' ex top manager che voleva farsi imprenditore ha ceduto il passo all' ex imprenditore che vuole diventare manager.
È anche questo il senso del passaggio avvenuto qualche giorno fa a Milano quando si sono riuniti gli azionisti della Koinos Capital Partners Sgr, società di gestione di fondi lanciata nel 2019 da Gianni Mion, già top manager dei Benetton e presidente di Edizione, holding della dinastia di Ponzano Veneto.
Durante l' assemblea è stato annunciato che in consiglio d' amministrazione veniva cooptato Beppe Fumagalli, l' imprenditore monzese già proprietario col fratello Aldo del gruppo di elettrodomestici Candy, venduto tre anni fa per 475 milioni di euro al colosso cinese Qingdao Haier.
L' ingresso nel board della società di gestione anticipa il secondo step: Fumagalli rileverà il 31,5% della sgr in mano a Mion e il 7,5% di Carmine Meoli, ex consigliere di Autogrill, diventandone così il primo azionista. E si troverà in mano una realtà finalizzata al private equity che avrebbe dovuto lanciare già a inizio 2020 un fondo con una dotazione di 80 milioni di euro per puntare ad acquisizioni di Pmi.
Mion e i suoi, però, non hanno avuto fortuna e ora Fumagalli, alla vigilia dei suoi 60 anni, metterà in campo l' esperienza di investitore proprio nel private equity, che in tandem col fratello ha sviluppato negli ultimi tre anni dopo la vendita di Candy. I due Fumagalli marciano separati per colpire uniti: il veicolo di Aldo è Alisei Forinvestments, quello di Beppe si chiama Buenafortuna Capital.
I due sono soci paritari in Albe Finanziaria: nata nel 2017 con un patrimonio netto di soli 18 mila euro, l' ha visto crescere in tre anni oltre i 180 milioni nel bilancio chiuso a fine 2019 (grazie alla contabilizzazione di parte della vendita della Candy), dove figurano 54 milioni di investimenti e ancora 90 milioni di liquidità.
Il principale asset è il 42% di Emera, veicolo nel cui consiglio d' amministrazione i fratelli sono entrambi presenti e primo azionista col 18% di Eurotech, la quotata della Carnia diventata un gigante nella produzione di computer miniaturizzati e che ha appena nominato Paul Chawla nuovo amministratore delegato. Con Albe Finanziaria, poi, i Fumagalli nello scorso settembre hanno comprato per 16 milioni proprio da Candy le due società agricole Cea e Capodimonte.
I due fratelli coi rispettivi veicoli hanno investito in fotocopia rilevando quote identiche di Boox, Genenta Science, The Equity Club, Itaca Equity Holding e Techwald Holding. Boox è un "salottino" che ha il 12% del sito Tanni dedicato alla vendita di vino e liquori, oltre a un chip del 3,5% in Velasca, il marchio di scarpe su cui ha puntato anche Angelo Moratti. Genenta Science sviluppa terapie cellulari e tra i soci vede l' ospedale San Raffaele di Milano, i Ferragamo, i Riello e i Rovati.
The Equity Club e Itaca Equity Holding sono i due club deal lanciati rispettivamente da Mediobanca e Gianni Tamburi mentre Techwald Holding è una società torinese di investimenti in aziende farmaceutiche di avanguardia, guidata da Alessandro Piga.
Mentre Aldo Fumagalli come persona fisica ha appena rilevato il 70% della squadra monzese Pro Victoria Pallavolo che milita nel campionato di serie A1 femminile, entrambi i fratelli attraverso la più piccola delle loro società in comune, denominata Beldofin, qualche settimana fa hanno comprato per 6,6 milioni il 50% restante dell' immobiliare Barbara Srl dalle sorelle Elisa e Laura. Con le quali, in ogni caso, restano nel mattone con la Roda, il cui asset principale è la proprietà del golf club di Puntaldia, il green in Sardegna a nove buche.