Giovanni Pons per la Repubblica - Estratti
raffaele fitto foto di bacco (2)
Un mistero avvolge la ex Ilva di Taranto in questa fase molto delicata per la sua sopravvivenza. E riguarda l’accordo di rilancio da oltre 5 miliardi di euro che, come anticipato da Affari & Finanza , è stato firmato dal ministro Raffaele Fitto e da ArcelorMittal. Il fatto strano è che di questo accordo (Mou) il socio pubblico di Acciaierie d’Italia, cioé Invitalia (38%), non ne sa niente.
Ed evidentemente neanche il suo socio di controllo, cioé il Mef. Insomma Fitto avrebbe fatto tutto da solo trattando direttamente con gli indiani, azionisti di maggioranza (62%).
Il buco informativo emerge chiaramente dalla lettera che Invitalia ieri ha inviato ai vertici di Acciaierie.
«Dobbiamo rilevare come solo in data 16 ottobre si è potuto avere formale notizia e conoscenza da parte del cda della sottoscrizione di un MoU - scrive l’ad Bernardo Mattarella - .
Sottoscrizione avvenuta l’11 settembre senza che ne fosse data comunicazione e preventiva informazione al cda della holding capogruppo ». Ma chi avrebbe dovuto informare il cda? «Lo stesso rappresentante del socio privato, in occasione delle riunioni consiliari del 21 settembre e del 16 ottobre non ha fornito alcun dettaglio in proposito pur essendo stato personalmente firmatario del medesimo Mou», prosegue la lettera. Quindi un rappresentante di ArcelorMittal, presente nel cda di Acciaierie, ha firmato l’accordo con Fitto ma non ne ha parlato in cda. Ma non è finita qui.
BERNARDO MATTARELLA arcelormittal LUCIA MORSELLI