NAGEL RIUSCIRÀ A FAR STARE MILLERI A CUCCIA? – MEDIOBANCA HA PROPOSTO A DELFIN UN ACCORDO: LA HOLDING DI DEL VECCHIO POTRÀ INSERIRE ALCUNI CONSIGLIERI DI SUO GRADIMENTO NELLA LISTA DEL CDA DI PIAZZETTA CUCCIA, MA IN CAMBIO DOVRÀ RISPETTARE BEN 22 IMPEGNI. L’INTENZIONE DI NAGEL È LASCIARE A DELFIN I QUATTRO POSTI CHE SI LIBERERANNO CON L’USCITA DEI CONSIGLIERI CHE HANNO RAGGIUNTO I LIMITI DI ETÀ – LA CONTROPROPOSTA DI MILLERI: CINQUE IMPEGNI E CINQUE CONSIGLIERI – LA PARTITA DI BANCA GENERALI E L’EMENDAMENTO DEL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI GIORGIA MELONI, FAZZOLARI…

-

Condividi questo articolo


Alberto Nagel Alberto Nagel

FRATELLI DI MEDIOSBANCA – MILLERI/DELFIN MANDA UN MESSAGGIO A NAGEL: SE SUL RINNOVO DEL CDA FAI COME TI DICIAMO NOI (5 CONSIGLIERI, PRESIDENTE E GOVERNANCE), SI PUÒ RIAPRIRE IL DOSSIER BANCA GENERALI CHE TI PIACE TANTO - IL BELLO È CHE DELFIN E CALTAGIRONE (30% DI MEDIOBANCA E 15% DI GENERALI) SAREBBERO IN QUESTO CASO SIA AZIONISTI-VENDITORI (GENERALI) SIA AZIONISTI-COMPRATORI (MEDIOBANCA) - C’È DI PIÙ: GRAZIE ALLA REGIA DI FAZZOLARI, FDI HA PRESENTATO UN EMENDAMENTO AL DDL CAPITALI PER DARE METÀ DEI CONSIGLIERI (6 SU 13 IN GENERALI E 7 SU 15 IN MEDIOBANCA) AL DUO CALTA-MILLERI SENZA CHE DEBBANO COMPRARE UNA AZIONE IN PIÙ (NORMA CHE SI APPLICHEREBBE ANCHE A TIM E UNICREDIT…)

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/fratelli-mediosbanca-ndash-milleri-delfin-manda-messaggio-nagel-364750.htm

 

CONFRONTO TRA MEDIOBANCA E DELFIN SULLA LISTA PER IL CDA

FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI

(ANSA) - Entra nel vivo il confronto tra Delfin e Mediobanca per arrivare ad un accordo sulla presentazione di una lista unica per il rinnovo del Cda di Piazzetta Cuccia che lasci spazio anche ai soci forti Delfin e Caltagirone. A riportarlo sono oggi alcuni quotidiani che ricostruiscono il dialogo in corso.

 

Mediobanca, ricostruisce Repubblica, ha proposto a Delfin un accordo parasociale per l'inserimento di alcuni consiglieri di gradimento della holding della famiglia Del Vecchio nella rosa dei candidati della lista del Cda, accompagnato dalla richiesta di una serie di impegni finalizzati a supportare il piano industriale e a disinnescare conflitti con il socio forte. Il patto, che impone alla holding degli eredi di Del Vecchio ben 22 impegni, è stato giudicato "condivisibile" nell'obiettivo di allineare gli impegni ma "totalmente sbilanciato" sul fronte delle richieste.

 

ALBERTO NAGEL ALBERTO NAGEL

La controproposta di Delfin, scrive ancora Repubblica, indica "cinque impegni da una parte e cinque dall'altra", con Delfin che, tra l'altro "indica 5 consiglieri in maggioranza indipendenti che dichiarano per iscritto che condividono le linee guida del piano" e Mediobanca che "si impegna a rinnovare i due terzi del board" e "a inserire i cinque nomi di Delfin tra cui il presidente".

 

FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI

"Ora la palla è nel campo di Piazzetta Cuccia". Secondo il Corriere, che torna sulla vicenda "l'intenzione" di Mediobanca è "di proporre alla cassaforte degli eredi di Leonardo del Vecchio tutti e quattro i posti che si rendono liberi con l'uscita dei consiglieri che hanno raggiunto i limiti di età previsti dallo statuto" e di "garantire una rappresentanza all'interno dei comitati endoconsiliari" in cambio della richiesta a Delfin "di sottoscrivere" l'accordo che impone, tra l'altro, di "non votare per altre liste, di non promuovere o votare la revoca del cda" e di "non aumentare le quote azionarie". "Fin qui le posizioni restano distanti anche se le parti sono al lavoro per trovare un punto di incontro su una lista 'condivisa'".

 

Alberto Nagel Caltagirone Alberto Nagel Caltagirone

Di "quattro posti in Cda" a Delfin e Caltagirone e di "un patto per il piano", scrive anche Il Sole 24 Ore, secondo cui la proposta starebbe prendendo forma dopo che ieri un cda che Piazzetta Cuccia si sarebbe orientato per "otto amministratori su 15 in continuità e lista del Cda inclusiva a supporto della realizzazione del piano industriale" e che il 20 settembre, quando dovrà approvare il bilancio, "depositerà i nomi per il rinnovo del board". Prima di chiudere la lista il comitato nomine che ha preceduto il board "ha ritenuto opportuno verificare" se Delfin e Caltagirone abbiano "interesse a indicare candidati di proprio gradimento, con rappresentanza nei principali comitati".

FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK Alberto Nagel Alberto Nagel

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?