FRATELLI DI MEDIOSBANCA – MILLERI/DELFIN MANDA UN MESSAGGIO A NAGEL: SE SUL RINNOVO DEL CDA FAI COME TI DICIAMO NOI (5 CONSIGLIERI, PRESIDENTE E GOVERNANCE), SI PUÒ RIAPRIRE IL DOSSIER BANCA GENERALI CHE TI PIACE TANTO - IL BELLO È CHE DELFIN E CALTAGIRONE (30% DI MEDIOBANCA E 15% DI GENERALI) SAREBBERO IN QUESTO CASO SIA AZIONISTI-VENDITORI (GENERALI) SIA AZIONISTI-COMPRATORI (MEDIOBANCA) - C’È DI PIÙ: GRAZIE ALLA REGIA DI FAZZOLARI, FDI HA PRESENTATO UN EMENDAMENTO AL DDL CAPITALI PER DARE METÀ DEI CONSIGLIERI (6 SU 13 IN GENERALI E 7 SU 15 IN MEDIOBANCA) AL DUO CALTA-MILLERI SENZA CHE DEBBANO COMPRARE UNA AZIONE IN PIÙ (NORMA CHE SI APPLICHEREBBE ANCHE A TIM E UNICREDIT…)
CONFRONTO TRA MEDIOBANCA E DELFIN SULLA LISTA PER IL CDA
(ANSA) - Entra nel vivo il confronto tra Delfin e Mediobanca per arrivare ad un accordo sulla presentazione di una lista unica per il rinnovo del Cda di Piazzetta Cuccia che lasci spazio anche ai soci forti Delfin e Caltagirone. A riportarlo sono oggi alcuni quotidiani che ricostruiscono il dialogo in corso.
Mediobanca, ricostruisce Repubblica, ha proposto a Delfin un accordo parasociale per l'inserimento di alcuni consiglieri di gradimento della holding della famiglia Del Vecchio nella rosa dei candidati della lista del Cda, accompagnato dalla richiesta di una serie di impegni finalizzati a supportare il piano industriale e a disinnescare conflitti con il socio forte. Il patto, che impone alla holding degli eredi di Del Vecchio ben 22 impegni, è stato giudicato "condivisibile" nell'obiettivo di allineare gli impegni ma "totalmente sbilanciato" sul fronte delle richieste.
La controproposta di Delfin, scrive ancora Repubblica, indica "cinque impegni da una parte e cinque dall'altra", con Delfin che, tra l'altro "indica 5 consiglieri in maggioranza indipendenti che dichiarano per iscritto che condividono le linee guida del piano" e Mediobanca che "si impegna a rinnovare i due terzi del board" e "a inserire i cinque nomi di Delfin tra cui il presidente".
"Ora la palla è nel campo di Piazzetta Cuccia". Secondo il Corriere, che torna sulla vicenda "l'intenzione" di Mediobanca è "di proporre alla cassaforte degli eredi di Leonardo del Vecchio tutti e quattro i posti che si rendono liberi con l'uscita dei consiglieri che hanno raggiunto i limiti di età previsti dallo statuto" e di "garantire una rappresentanza all'interno dei comitati endoconsiliari" in cambio della richiesta a Delfin "di sottoscrivere" l'accordo che impone, tra l'altro, di "non votare per altre liste, di non promuovere o votare la revoca del cda" e di "non aumentare le quote azionarie". "Fin qui le posizioni restano distanti anche se le parti sono al lavoro per trovare un punto di incontro su una lista 'condivisa'".
Di "quattro posti in Cda" a Delfin e Caltagirone e di "un patto per il piano", scrive anche Il Sole 24 Ore, secondo cui la proposta starebbe prendendo forma dopo che ieri un cda che Piazzetta Cuccia si sarebbe orientato per "otto amministratori su 15 in continuità e lista del Cda inclusiva a supporto della realizzazione del piano industriale" e che il 20 settembre, quando dovrà approvare il bilancio, "depositerà i nomi per il rinnovo del board". Prima di chiudere la lista il comitato nomine che ha preceduto il board "ha ritenuto opportuno verificare" se Delfin e Caltagirone abbiano "interesse a indicare candidati di proprio gradimento, con rappresentanza nei principali comitati".
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