Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
Non sarà un amministratore delegato scelto per concentrarsi sulla solita girandola delle direzioni dei tg. E neanche l' addetto al bilancino che riequilibra gli appetiti famelici dei partiti. Quando il governo pensa al dossier Rai, e a chi dovrà gestirlo nei prossimi anni, immagina altro. Un manager incaricato di portare avanti una piccola rivoluzione.
Qualcuno che sia esperto anche - anzi soprattutto - di conti e bilanci. Capace di riuscire dove i suoi predecessori hanno faticato negli ultimi vent' anni: traghettare viale Mazzini nel futuro. (…) Ad affiancare questo profilo, un Presidente di garanzia che vada bene a tutti i partiti. (…) Magari un giornalista o una giornalista.
Per capire come sarà approcciato il nodo della radiotelevisione pubblica, è utile analizzare il caso di Cassa depositi e prestiti. (…) Andrà così anche per la Rai (…). La tempistica è abbastanza stringente, perché l' idea è quella di chiudere la partita dei vertici Rai a metà giugno (nella migliore delle ipotesi) e comunque non oltre la fine del mese. (…)
(…) Per il ruolo di ad (…) Il primo profilo è quello di Raffaele Agrusti, Chief financial officer in Rai e una lunga storia in Generali conclusa con l' incarico di amministratore delegato. L' alternativa è Andrea Castellari, già dg di Discovery. Dietro queste due opzioni, spazio anche ad altri potenziali candidati.
Tra loro, Marinella Soldi (anche lei in passato a Discovery), l' ex Sky Andrea Scrosati (ma si sarebbe tirato fuori), la manager Laura Cioli e Tinny Andreatta, che potrebbe però scontare l' essere considerata vicina all' area dem. (...)
L'ARTICOLO INTEGRALE
https://www.repubblica.it/politica/2021/05/31/news/rai_draghi-303517501/?ref=drrt-1
raffaele agrusti MARIO DRAGHI. MARIO DRAGHI - QUESTION TIME ALLA CAMERA MARIO DRAGHI