Estratto dell’articolo di Paolo Ottolina per il "Corriere della Sera"
Apple riceverà la sua prima multa della storia dall’Unione Europea per aver violato la normativa comunitaria sull’accesso ai servizi di streaming musicale, dopo un reclamo presentato nel 2019 dall’app Spotify. La cifra, come ha anticipato il Financial Times, sarà intorno ai 500 milioni di euro e verrà annunciata a inizio marzo. Non si tratta di una somma record nel faldone, ormai corposo, che Bruxelles custodisce sulle Big Tech (nel 2022 Google pagò 4,3 miliardi) ma ha un valore simbolico rilevante.
Pezzo dopo pezzo l’Europa sta smontando il «walled garden», il giardino fortificato che Apple aveva eretto negli anni a protezione dei suoi business. Lo scorso anno la Mela si è adeguata alla porta di ricarica universale Usb-C sugli iPhone.
Quest’anno, a marzo, aprirà il suo App Store, concedendo agli utenti di scaricare applicazioni da piattaforme terze (pur con tutta una serie di regole che hanno già fatto arrabbiare i concorrenti e preludono a ulteriori battaglie legali). […] Apple era riuscita a surfare sull’onda giuridica di Bruxelles ma ora sembra dovrà bagnarsi almeno un po’ per continuare a navigare nel mercato europeo.
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