Estratto dell’articolo di www.corriere.it
Ancora perdite in borsa per il colosso Nvidia (-6,68%) che scivola per la terza sessione consecutiva a Wall Street. La società dei chip ha bruciato oltre 500 milioni di market cap. Diverse le ragioni della caduta che arriva dopo il rally della scorsa settimana che l’aveva portata a essere l'azienda con la maggior capitalizzazione al mondo, davanti a Microsoft e Apple. Ma vediamo le ragioni del calo.
Il crollo di Nvidia […] si lega a più fattori. Tra gli eventi che avrebbero scatenato le vendite, la decisione dello storico ceo Jensen Huang di vendere una parte delle proprie azioni per circa 95 milioni di dollari. Una scelta che ha preoccupo gli investitori. Secondo i calcoli di Forbes, Jensen Huang, amministratore delegato di Nvidia fin dalla fondazione, lunedì ha perso oltre 5 miliardi di dollari a causa del crollo in borsa della sua azienda. Huang è meno ricco di circa 15 miliardi di dollari rispetto alla chiusura del mercato di martedì, anche se rimane la 15esima persona più ricca del pianeta «con un patrimonio netto di oltre 105 miliardi di dollari».
Il crollo di Nvidia ha avuto un effetto domino nell’intero settore dei chip […] Nell’ambiente cresce poi la preoccupazione per la bolla dei chip. Paul Wick di Seligman Investments, che investe nel settore tech da trent’anni, ha ridotto la sua partecipazione in Nvidia qualche giorno fa esprimendo dubbi sulla futura crescita dei ricavi. Come riporta Bloomberg, Wick ha tracciato un parallelo tra il boom di Nvidia e quello di Cisco Systems Inc. durante la bolla delle dot-com. Le valutazioni elevate e la mancanza di ricavi ricorrenti "rendono le loro attività intrinsecamente più rischiose», […]
Secondo l’esperto, che gestisce il Columbia Seligman Technology & Information Fund da 13,5 miliardi di dollari, Nvidia ottiene circa il 60%-70% delle entrate dai suoi 10 maggiori clienti, il che la rende un'azienda molto più rischiosa di Microsoft o Google, «che hanno una concentrazione della clientela molto bassa e migliaia e migliaia di clienti».