Estratto dell'articolo di Francesca Gerosa per www.milanofinanza.it
Il 2021 è stato veramente l'anno d'oro per il fondo sovrano norvegese, irripetibile nel 2022. A inizio anno il fondo gestito da Norges Bank, la Banca centrale norvegese, aveva avvisato che la crescita vista negli ultimi 25 anni non sarebbe continuata e così è stato.
Dopo aver messo a segno lo scorso anno il suo secondo miglior risultato di sempre con un rendimento del 14,5% pari a 1.580 miliardi di corone norvegesi (158,5 miliardi di euro), il più grande fondo sovrano al mondo in sei mesi ha cancellato quasi interamente i guadagni del 2021.
Si salvano solo gli investimenti nel settore energetico
Infatti, il fondo da oltre 1100 miliardi di dollari di asset ha accusato la sua maggior perdita in un semestre: -174 miliardi di dollari (171,2 miliardi di euro al cambio attuale) con un rendimento negativo del 14,4%. Il valore di mercato del fondo è diminuito di 1.680 miliardi di corone a 11.657 miliardi di corone nei primi sei mesi dell'anno.
Tutti i settori su cui ha investito hanno accusato perdite, ad eccezione di quello dell'energia (+13%) grazie al rally delle materie prime (petrolio e gas in primis) in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "Il mercato è stato caratterizzato da tassi di interesse in aumento, inflazione elevata e guerra in Europa", ha spiegato Nicolai Tangen, amministratore delegato del fondo. "Gli investimenti in azioni sono scesi del 17%". Inoltre, i titoli tecnologici hanno avuto una performance "particolarmente negativa", -28%, ha aggiunto Tangen.
Il ritorno sugli investimenti nel reddito fisso è stato del -9,3%, mentre gli investimenti in immobili non quotati hanno restituito il 7,1%. Negativo anche il rendimento delle infrastrutture di energia rinnovabile non quotate: -13,3%. Mentre i movimenti valutari hanno contribuito ad aumentare il valore del fondo di 642 miliardi di corone. Al 30 giugno il 68,5% del fondo era investito in azioni, il 28,3% in reddito fisso, il 3% in immobili non quotati e lo 0,1% in infrastrutture di energia rinnovabile non quotate. [...]